Crisi Triestina calcio, raduno posticipato al 31 luglio

Rinviato il primo allenamento della squadra. Venerdì la composizione dei gironi del prossimo campionato

Guido Roberti
I tifosi alabardati
I tifosi alabardati

Un’altra giornata convulsa quella di oggi, odissea infinita e giogo insopportabile da girone dantesco al quale i tifosi della Triestina sono sottoposti, inermi di fronte all’ennesimo incidente di percorso della società alabardata.

Il teorico raduno della prima squadra, già più volte rimandato, e annunciato per venerdì mattina (si sarebbe svolto in sede) è stato procrastinato (ulteriormente) al 31 luglio, e non poteva che essere così per tutta una serie di motivazioni formali e sostanziali.

Crisi Triestina, pagati gli stipendi arretrati solo a Correia
Omar Correia

Innanzitutto da dire che tra i convocati a contratto nessuno dei giocatori ha ancora sostenuto le visite mediche, atto iniziale di qualunque stagione agonistica. Una logica calendarizzazione potrebbe far partire la sessione di esami nella giornata di lunedì, intanto però l’attività sul campo risulterebbe impossibile. Ma le questioni spinose sul tavolo alabardato sono innumerevoli.

L’assenza di direttore sportivo ed allenatore è incompatibile con la logica di voler avviare un lavoro sul campo di gioco e anche da questo punto di vista la società presieduta da Benjamin Lee Rosenzweig continua a brancolare nel buio con il pallino evidentemente in mano al direttore generale Alex Menta, sia in termini organizzativi che in termini tecnici.

Solamente attorno alle 15 del pomeriggioil tam tam di voci ha assunto contorni concreti circa il rinvio del raduno ufficiale. Ci si può solamente immaginare il caso di un qualunque giocatore in viaggio verso Trieste nel ricevere la comunicazione di ulteriore rinvio, a giorno imprecisato della prossima settimana. Senza contare che la settimana si aprirà con il 28, a pochi giorni dunque dalla nuova scadenza per il pagamento di stipendi e tasse da versare. La famosa scadenza che nel caso non venisse adempiuta non vedrebbe la Triestina cancellata dal campionato ma comporterebbe la certezza di una nuova, ancora più severa penalizzazione, tale da portare a oltre 20 i punti di gap prima dell’inizio della stagione.

Benjamin Lee Rosenzweig continua a ignorare l’unica offerta pervenuta dal gruppo italiano a mezzo Pec, irremovibile all’idea di provarci da solo o con altre piste internazionali, come la voce di un interessamento a sfondo asiatico, ma non solo, per irrobustire la società che fa acqua da tutte le parti, come rimarcato anche dal presidente della Figc Gravina.

Intanto è bene ricordare che praticamente tutti i dipendenti della sede non hanno ancora ricevuto gli stipendi arretrati e dunque il clima interno in piazzale Atleti Azzurri è ovviamente incerto, per tutti.

Sul piano sportivo, tra le voci circolate per il ruolo di direttore sportivo, figura che sarebbe in questo momento fondamentale per cercare di raddrizzare da subito gli orientamenti interni ad uno spogliatoio, quella del ritorno di Morris Donati, esonerato dalla Triestina nell’autunno scorso, e di Claudio Ferrarese, ex giocatore di serie A ed artefice assieme a Giorgio Gorgone della miracolosa salvezza conseguita dalla Lucchese, la società toscana poi sparita dai radar della serie C a causa del dissesto finanziario.

In quanto all’allenatore, come logica conseguenza, silenzio tombale.

Il tutto a una ventina di giorni dalla partenza della coppa Italia di C e a meno di un mese dall’avvio di un campionato che prenderà forma oggi con la composizione dei gironi. —

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