Triestina, il rammarico di Marino: «Peccato non averla vinta, ma i ragazzi hanno reagito»
L’allenatore napoletano soddisfatto della prova dei suoi: «Siamo in Lega Pro, le partite vanno interpretate così»

Solo la più antica legge del calcio ha negato alla Triestina la gioia, ed il sospiro di sollievo pieno, dei tre punti. I gol sbagliati in contropiede sono stati puniti da un mai domo Trento ma non vi è dubbio che la reazione della Triestina all’esonero di Santoni sia stata di grande spessore. Ed il tecnico Marino ha la sua dose importante di merito avendo schierato una formazione più protetta ma soprattutto coerente con le caratteristiche dei giocatori a disposizione.
Il parere a caldo del tecnico che da più di un anno guida con ottimi risultati la Primavera.
«I tre punti erano meritatissimi perché i ragazzi hanno lottato col cuore, hanno sudato per la maglia e dimostrato quanto ci tengono a ribaltare la situazione. Oggi alle parole hanno fatto seguito i fatti».
Al Briamasco la Triestina è tornata a vincere molti duelli. La striscia negativa si è interrotta.
«Bisognava ripartire – conferma il tecnico napoletano – peccato non averla vinta ma oggi è stata una ottima occasione per dimostrare alla gente che si vuole ripartire».
La difesa più protetta, i quinti di centrocampo adatti ad interpretare il compito, Correia ed El Azrak nei loro ruoli.
Marino con semplicità ha ritrovato una squadra che ha la sua logica ed anche la sua potenziale estetica.
«Volevamo essere compatti, uniti, perché fare due partite in settimana è un dispendio energetico forte. L’idea era rimanere compatti e con la qualità che abbiamo sbloccare la partita come è successo, e magari chiuderla. La partita è stata preparata bene ed i ragazzi l’hanno interpretata benissimo. Quando sono rientrato negli spogliatoi ho fatto loro i complimenti perché si sono messi a disposizione e questo significa tanto sotto l’aspetto dell’umiltà e su quanto questi ragazzi stiano soffrendo per questa situazione. Hanno il desiderio di cambiarla».
La panchina corta ha costretto tutti a sudare sette camicie per 100 minuti.
«Si sono aiutati l’un l’altro, tutti. Prima della partita avevo detto loro che non conta chi parte, conta chi c’è alla fine. Queste sono partite che se le vinci, lo fai soffrendo fino alla fine. Il Trento è un’ottima squadra, bisogna essere bravi ad interpretare queste gare ed avere la disponibilità della squadra. Questo non deve capitare solo oggi in quanto partita della svolta o per il cambio di allenatore, la squadra questa prestazione deve farla sempre, ed i ragazzi lo hanno capito. Siamo in Lega Pro, le partite vanno interpretate in questo modo». —
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