La Triestina nel tunnel ereditato: i limiti figli anche dei disastri del club

A spingere la squadra alabardata nel tunnel sono stati i mancati pagamenti. Serve chiarezza dagli Usa a sostegno della squadra

Ciro Esposito
Il tecnico Attilio Tesser con l’alabardato Domen Cernigoj (Lasorte)
Il tecnico Attilio Tesser con l’alabardato Domen Cernigoj (Lasorte)

I tre risultati negativi coincisi con il cambio di guida tecnica da Marino a Tesser non possono che produrre sconforto in chi nell’ambiente spera nel miracolo salvezza. Eppure nel tunnel la Triestina ci è finita non per il lavoro di Marino, nè per quello di Tesser e neanche per quello dei giocatori.

Un’altra caduta per la Triestina calcio: è tris di ko
Il gol di Gunduz (1 - 1)

L’Unione è piombata nel buio quest’estate, pur se qualche spiraglio di luce si è intravisto a cavallo tra settembre e ottobre. Chi non credeva nella possibilità di agguantare i playout un paio di mesi or sono fa bene a non crederci nemmeno adesso. Le possibilità per quanto remote, si abbassano ma invece restano intatte. Non è la logica a guidare il ragionamento ma la consapevolezza che ci sono davanti ancora due terzi di stagione.

La squadra ha dimostrato nelle ultime gare un crescendo di prestazioni non monetizzate, certamente a causa di episodi, ma soprattutto perché l’attuale situazione è figlia di quanto seminato o meglio di quanto la gestione societaria precedente non ha fatto.

Rimonta da accelerare per la Triestina: miracolo salvezza più lontano
Una fase di gioco di Triestina-Union Brescia (Lasorte)

A spingere la squadra nel tunnel sono stati i mancati pagamenti, i 23 punti di penalizzazione, il mercato bloccato, una preparazione partita ad agosto, le amichevoli mai disputate, il marchio non concesso dai tifosi al club, il pubblico fuori dallo stadio fino a un mese fa.

Tutto ciò non può non influire su quel che succede in campo. Domenica a Vercelli il gruppo di Tesser ha trovato un solo gol a fronte di almeno mezza dozzina di occasioni ed ha subito poi un evidente calo nell’ultima parte di gara. L’arrivo del tecnico del miracolo, per quanto repentino e inaspettato, poteva galvanizzare l’ambiente. E così è stato anche se dopo tre sconfitte non può che arrivare un’ondata di riflusso. L’anno scorso Tesser aveva preso in mano una squadra con 7 punti all’attivo in 16 giornate.

Da quell’organico sono venuti meno Roos, Frare, Bianconi, Correja e Olivieri (al netto di quelli arrivati a gennaio). Durante il percorso prima Marino e ora Tesser hanno perso per settimane anche Tonetto e Vertainen. Possono bastare queste considerazioni per un raffronto sulle opzioni sul tavolo del tecnico da un anno all’altro? Un gruppo vero di uomini in campo ora c’è ma va salvaguardato.

Proprio in questo momento difficile anche la nuova proprietà, dopo la rinuncia alla presidenza di Zelenovic, deve battere un colpo e fare chiarezza. I pagamenti fatti a ottobre, il timbro di Dogecoin sulle maglie sono elementi positivi ma che vanno incardinati su uomini di fiducia delegati a sostenere l’impresa.

Al momento non risulta esserci nè un presidente e nemmeno un amministratore unico. Insomma i nuovi gestori della Triestina e in primis i componenti del cda Olivier Centner e Marco Margiotta devono venire allo scoperto. Anzi è necessario che lo facciano al più presto.

E questo perché nel prossimo mese si consumeranno le residue chance di speranza nel restare aggrappati alla C. Dopo la scorbutica gara con il Trento ci sono quattro partite da capitalizzare prima della trasferta di Vicenza.

Se la rincorsa non dovesse rimettersi in moto con una robusta iniezione di punti (in doppia cifra o giù di lì) ogni progetto di recupero nella seconda parte del torneo. con i dovuti innesti. rischia fortemente di essere frustrato. Viceversa con una società presente, il recupero di alcuni giocatori infortunati, un pizzico di buona sorte e il sostegno dei tifosi,la stagione resterebbe in vita.

Senza questi segnali dagli amministratori Usa anche la prospettiva concreta di una risalita il prossimo anno dalla D apparirebbe inevitabilmente velleitaria e poco credibie.

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