A Montecarlo Nico incoronato principe

Sul tracciato di Monaco Rosberg vince 30 anni dopo il padre Keke. Tra safety-car e bandiera rossa solo settimo Alonso
epa03718621 Winner German Formula One driver Nico Rosberg of Mercedes AMG celebrates after the 2013 Formula One Grand Prix of Monaco at the Monte Carlo circuit in Monaco, 26 May 2013. Rosberg gave Mercedes a first victory of the Formula One season when he captured the Monaco Grand Prix from pole position. EPA/SRDJAN SUKI
epa03718621 Winner German Formula One driver Nico Rosberg of Mercedes AMG celebrates after the 2013 Formula One Grand Prix of Monaco at the Monte Carlo circuit in Monaco, 26 May 2013. Rosberg gave Mercedes a first victory of the Formula One season when he captured the Monaco Grand Prix from pole position. EPA/SRDJAN SUKI

MONTECARLO. A trent’anni dalla vittoria di papà Keke, un altro Rosberg, Nico, sale sul gradino più alto del podio di Monaco. Crollano invece le Ferrari: solo settimo Alonso, fuori Massa.

Doveva essere la corsa anti-sorpassi: ce ne sono stati tanti, come i brividi. Nel Principato non è formula-noia, perché tra caos e schianti, bandiere rosse, safety-car e partenza bis, il Gp ha viaggiato sul filo del thrilling: i 78 giri resi interminabili da una sosta durata oltre mezzora per le barriere finite sul tracciato dopo l’ennesimo incidente, alla fine, hanno premiato il pilota della Mercedes che al terzo tentativo di fila, partendo dalla pole, è riuscito a tagliare il traguadro davanti a tutti. Alle spalle di Rosberg le solite Red Bull con Sebastian Vettel e Mark Webber. Per Fernando Alonso una gara da dimenticare dopo i tre sorpassi incassati nelle tortuose vie del tracciato monegasco. Una giornata davvero no per le Rosse. Perché è vero che è successo di tutto, ma niente a favore della Ferrari. A partire dell’incidente bis con cui Massa ha riavvolto la triste bobina già vista nelle ultime libere del sabato andandosi a stampare sulle protezioni della curva Santa Devota. Un altro botto che ha fatto tremare il muretto della Ferrari, identico a quello che aveva tagliato fuori il brasiliano dalle qualifiche: molto spavento con la macchina ancora distrutta e il pilota subito soccorso in pista con collarino di protezione e poi portato al centro medico per accertamenti.

Dopo una partenza regolare il caos comincia dal nono giro quando la Caterham di Pic sprigiona fiamme all’altezza della Rascasse. Mentre i primi alternano un giro veloce a uno più lento, arrivano i pit-stop: si ferma Massa al 27/o, due giri dopo lo segue Alonso, partito con le supersoft come i primi dieci in griglia e le cambia con le soft. Al 30/o giro lo schianto di Massa e prima safety car. Rosberg tiene la testa, ma dietro ci sono le Red Bull, perché Lewis Hamilton perde due posizioni. Per otto giri si va dietro alla macchina di sicurezza: al 42/o giro contatto tra Button e Alonso, ne approfitta Perez che supera Button e poi prova a passare il ferrarista che riesce a tenere la posizione. Al 46/o la Marussia di Chilton prova a chiudere Maldonado, la Williams del venezuelano finisce contro le barriere al Tabaccaio e tocca Bianchi: bandiera rossa e gara sospesa per le protezioni in pista. Chilton viene sanzionato con un drive-trough. Nuova partenza dopo 35 minuti. Alonso cede il sesto posto a Sutil per il taglio di una chicane. Al 63/o giro Grosjean tampona e Ricciardo: la Toro Rosso si ritira, il francese cambia il musetto, ma poi si ritira anche lui. A 8 giri dalla fine Perez prova a superare Raikkonen, i due si toccano e vola un alettone. Il finlandese si ferma ai box e rientra sedicesimo. A cantar vittoria è Vettel, che dal caos di Montecarlo rafforza il primato.

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