Allianz Trieste, l'ala Grazulis: «Intervento riuscito, in palestra sono a buon punto»

TRIESTE. La sosta ai box è durata davvero poco, il tempo di un pit-stop tra le mani del professor Rocchi che a Reggio Emilia lo ha operato per risolvere il problema al menisco che lo ha fermato proprio alla vigilia della Coppa Italia.
Andrejs Grazulis non si è abbattuto, ha preso di petto la situazione e l'ha affrontata senza perdere tempo. E' mancato all'Allianz il suo prezioso contributo, una media di 9.6 punti segnati e 6.5 rimbalzi catturati a partita, numeri che hanno contribuito a spingere Trieste fino al sesto posto, una concreta presenza in campo che gli ha consentito di ritagliarsi un ruolo tra i protagonisti della stagione.
Ma l'apporto di Grazulis va oltre le statistiche: una presenza difensiva importante, una freccia all'arco dell'attacco in grado di creare problemi alle difese avversarie grazie alla capacità di essere pericoloso sia in avvicinamento a canestro che nel tiro dalla distanza.
«L'intervento della settimana scorsa è perfettamente riuscito - racconta il ventisettenne giocatore lettone -. Una decisione saggia, presa di concerto con la società quella di intervenire subito. Adesso posso dire di star bene e ogni giorno noto dei piccoli miglioramenti.
Ho iniziato il programma di recupero da subito, due giorni dopo l'intervento ero in palestra, quindi direi che sono già a buon punto».
A prendersi cura di Grazulis il professor Paoli, attento a seguire scrupolosamente le indicazioni arrivate dallo staff medico e mettere in pratica un programma di recupero curato nei minimi particolari.
«In questo primo periodo, naturalmente, l'obiettivo è andare su semplici esercizi mirati a riprendere una condizione che mi permetta di lavorare in sicurezza. E' ancora presto per dire quando potrò rientrare, ma una cosa è certa: non voglio rischiare e anticipare i tempi lo farò con la certezza di star bene e di poter dare il cento per cento».
Forte nel fisico, anche nel carattere perchè non è stato facile lasciare i compagni. Mercoledì scorso, mentre la squadra saliva in pullman per raggiungere il Mediolanum Forum di Assago, Grazulis si sottoponeva all'intervento che ha risolto i problemi al ginocchio.
«Non nascondo la mia delusione - confida- è sempre dura quando un giocatore non può scendere in campo, ancor più visto che stavo attraversavo un ottimo momento di forma. La cosa che però ora può essere più di aiuto alla squadra è che recuperi bene dall'infortunio per perdere meno partite possibile e tornare a disposizione».
Squadra pronta ad affrontare la volata finale in una rincorsa ai play-off che coinvolgerà oltre a Trieste anche Pesaro, Treviso, Reggio Emilia e Fortitudo. Difficile dire come finirà.
«Non ho la sfera di cristallo e ammetto di non essere bravo nelle previsioni- conclude Grazulis- credo però che la nostra squadra, continuando a migliorare il gioco, possa puntare in alto».
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