La Triestina non va oltre il pareggio a Caldiero, pesa l’espulsione di Silvestri
Per il match d’andata dei playout sono arrivati in oltre 500, ma l’Unione ha finito per adeguarsi all’atteggiamento prudente dei padroni di casa dopo un discreto avvio

“Per la maglia, per la città”. Per il match d’andata dei playout sono arrivati in oltre 500 ma almeno altrettanti avrebbero voluto esserci se solo ci fosse stato posto. Loro danno le uniche emozioni in una gara bruttina finita con un nulla di fatto molto pericoloso per la Triestina. L’Unione si è adeguata all’atteggiamento prudente dei padroni di casa dopo un discreto avvio.
Nel finale, dopo l’espulsione di Silvestri, il Caldiero si è fatto coraggio e non sono stati minuti facili per i tifosi alabardati. All’Unione tra una settimana basterà non perdere ma dovrà giocare con un altro piglio. Perché al Rocco i veronesi non avranno nulla da perdere. E la Triestina tanto.
Due anni fa a Seregno contro il San Giuliano, sabato al Berti di Caldiero Terme. L’avversario è sempre griffato gialloverde, l’Unione come ai tempi di Giacomini e soci è sempre alle prese con problematiche societarie. Ma i tifosi sono sempre presenti. Inossidabili nella buona e nella cattiva sorte.
Le scelte tattiche
Attilio Tesser gioca sul sicuro affidandosi in partenza agli uomini più utilizzati nel finale di stagione. Un scelta ponderata dall’importanza della posta in palio ma anche dall’indisponibilità persistente di Germano e D’Urso, mentre Balcot e Cancellieri hanno nelle gambe solo uno scampolo di gara. Linea difensiva con Silvestri e Frare centrali, Tonetto e Jonsson ai lati. Mediana collaudata governata da Correia e sostenuta da Fiordilino e Ionita e fase offensiva affidata al talento di Cortinovis e innescare Olivieri e Strizzolo (Vertainen è out).
Pressione alabardata
L’Unione prende l’iniziativa sin dalle prime battute con una pressione alta sui padroni di casa. Ne scaturirono due situazioni pericolose prima su una girata di Ionita e poi su un piattone di Cortinovis murato dalla difesa. Il Caldiero lascia fare per tentare il colpo in infilata. La tensione c’è e non mancano gli errori in appoggio sui due fronti.
Ritmo sincopato
Il Caldiero non forza i tempi e la Triestina si appiattisce un po’ su un ritmo senza accelerazioni. Al 30’ improvvisa fiammata dei gialloverdi e Silvestri ci mette una pezza in extremis. Risponde Olivieri che impegna Crespi. Scivola vi senza sussulti una prima frazione nella quale l’Unione ha creato qualcosina più dell’avvesrario ma troppo poco per sfondare.
Secondo tempo: stesso copione
Si riparte come si era finito e cioè con l’Unione a tenere la palla tra i piedi e i padroni di casa a chiudere e attendere. Tesser mette sostanza a centrocampo con Braima per uno spento Fiordilino. Sussulto al 15’ con Correia a servire in profondità Strizzolo e cross non concretizzato da Olivieri. Staffetta Cortonovis-Voca e Strizzolo-Udoh. Match stantio ma è il Caldiero ad andare vicino alla marcatura con una capocciata di Pellagatti su corner.
L’espulsione di Silvestri
Episodio chiave al 30’: su palla lunga Fasan prende il tempo a Silvestri che lo atterra da ultimo uomo e finisce negli spogliatoi. Bianconi prende ovviamente il posto di Olivieri. Sulla punizione seguente è Roos a salvare in angolo. Il Caldiero prende coraggio e c’è da stringere i denti. In dieci la Triestina finalmente tira fuori la grinta che prima non si era vista. Ci sono sei lunghissimi minuti di recupero da consumare senza subire reti sotto la spinta incessante dei tifosi. Finisce così con un nulla di fatto. Tutto rinviato al match del Rocco e bisognerà stare attenti. Molto attenti.
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