Alma, l’unico Kontatto è con il primo posto

Vittoria per 69-64 nell’anticipo, raggiunte Virtus e Treviso
Di Matteo Contessa
Foto BRUNI 05.02.17 Basket Alma Trieste- Fortitudo Bologna-Da Ros
Foto BRUNI 05.02.17 Basket Alma Trieste- Fortitudo Bologna-Da Ros

TRIESTE. Vittoria, cinquina e primato in classifica. Tutto in un colpo solo, in tv e davanti al pubblico delle grandi occasioni, 5.115 paganti. L’Alma batte nell’anticipo la Kontatto Bologna per 69-64 e grazie alla sconfitta in casa della De’ Longhi contro Jesi e alla sosta della Segafredo, che con Ferrara giocherà appena domani sera, le raggiunge sul gradino più alto della classifica. Da Fortitudo a Fortitudo: nell’arco di un girone esatto l’Alma è passata dal penultimo posto al primo. E la sconfitta di Ravenna contro Recanati al supplementare scava anche un solco di 4 punti fra il terzetto e le più immediate inseguitrici. Ma anche senza guardare la classifica, si può lo stesso dire che ormai l’Alma è lanciata e difficilmente le avversarie potranno risucchiarla in basso. Coach Dalmasson continua a ripetere a ogni occasione che la sua squadra non è la più forte, ce ne sono di meglio. Sarà. Ma intanto i suoi ragazzi continuano a vincere e la classifica parla chiaro. Non è forza, questa?

Ieri hanno compiuto un altro capolavoro soprattutto difensivo, annullando uno dopo l’altro i punti di forza della squadra di Boniciolli e producendo nel terzo quarto dieci minuti di rumba che hanno creato il solco definitivo in una partita vissuta per il resto su un grandissimo equilibrio. È stata per tre quarti la partita delle difese, come era facile prevedere. Lo dicono i punteggi dei singoli quarti, i tanti errori offensivi di entrambe a cui erano costrette dalle marcature pressanti e le lunghe parentesi senza canestri segnati. Nell’unica frazione in cui i padroni di casa hanno saputo aprire un varco nella barricata bolognese, hanno fatto la differenza. Tre bombe consecutive, alcune entrate di Green e Parks oltre alla lucida leadership di Da Ros, sempre più regista di fatto della squadra insieme a Pecile, e l’Alma è volata fino al +11, il divario più alto in assoluto della gara. Bologna con orgoglio è quasi riuscita ad annullare del tutto questo divario, ma nel finale, un po’ per la debilitazione fisica di alcuni suoi elementi, un po’ per la pressione avversaria, le sono mancati fiato e lucidità nel finale per compierla del tutto.

L’Alma ha offerto una straordinaria prova di compattezza. Green è stato forse il protagonista principale annullando in difesa il temutissimo Legion, in collaborazione con Coronica che si alternava a lui, e andando anche a colpire dall’altra parte del campo (14 punti, secondo realizzatore del pomeriggio); ma tutta la difesa biancorossa è stata perfetta, con scivolamenti puntuali e aiuti che non hanno quasi mai lasciato alla Kontatto alcuna corsia di avvicinamento al canestro.

Dalmasson aveva scelto di iniziare con il quintetto lungo (Cittadini su Knox e Da Ros su Mancinelli) per togliere il gioco d’area alla squadra di Boniciolli, mentre Green teneva Legion ai margini del match. L’unico punto critico, in partenza, era per l’Alma l’accoppiamento Bossi-Ruzzier. Michelino è diventato un gran bel giocatore, ieri ha iniziato da leader e Stefano in poco più di un minuto e mezzo aveva già 2 falli a carico. E mentre l’Alma nel primo quarto trovava con una certa fluidità l’avvicinamento al ferro (schiacciate di Green e Parks, assist di Da Ros allo stesso Green e a Cittadini Da Ros e Cittadini nel cuore del pitturato, la Kontatto doveva opporre un gioco molto perimetrale. Alzando e abbassando i quintetti il prodotto in campo non cambiava e dopo il 22-20 per gli ospiti del primo quarto si andava al riposo lungo sul 33-31 per i padroni di casa, che nel finale di secondo quarto, grazie ai due coloured e a Pecile avevano annullato e scavalcato il tentativo di allungo emiliano con il 2+1 di Knox: dal 31-27 esterno al 33-31 interno del riposo.

L’Alma del rientro in campo era invece un branco di squali a caccia di prede. Prima Pecile e Da Ros hanno dato la spallata, poi hanno iniziato a entrare le bombe che venivano invece sputate dal canestro nel primo tempo. Così l’Alma ha allungato, 54-43 al 27’25” con le triple di Baldasso, Green e Da Ros e 55-47 alla mezz’ora, nonostante l’uscita di Parks per un leggero infortunio. Nell’ultimo quarto per la prima metà di nuovo tanti errori da una parte e dall’altra, ma soprattutto difese come tenaglie. L’Alma sembrava averne di più sotto il profilo atletico, arrivando al 59-51 poco prima della metà del parziale. Ma con una codata d’orgoglio grazie a Legion, Candi e Ruzzier, Bologna è risalita fino al -2, 59-57, a poco meno di 4’ dalla fine. Ma a quel punto Trieste ha ritrovato Parks, ha potuto alzare l’intensità difensiva abbassando il quintetto in campo e mischiando le carte, con Coronica “4” tattico, ad esempio, e Bologna non ha avuto la lucidità e la prontezza per adeguarsi subito. Falli antisportivi, fallo tecnico a Boniciolli, fuori Italiano e Legion per raggiunto limite di penalità, la rimonta della Kontatto è rimasta nei verdi pascoli di Manitou.

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