Baseball, stagione-no per la Junior Alpina Iscopy

L’head coach Stantolupo: «Squadra molto giovane e inesperta ma abbiamo gettato le basi per il futuro»

TRIESTE. Mentre a livello giovanile i motori sono rimasti ancora accesi in vista degli ultimi impegni, la prima squadra della Iscopy Junior Alpina Trieste ha calato il sipario sulla sua annata. E l'head coach Daniele Santolupo ne traccia un bilancio.

«La stagione conclusa ha presentato delle difficoltà tecniche, poi tramutate in dei risultati non positivi. La squadra ha affrontato il campionato di categoria non sempre in condizioni pari con le avversarie, vista la mancanza di esperienza, ritmi di gioco e così via. La rosa schierata è stata tra le più giovani del girone, se non la più giovane con un'età media di 22 anni. Per competere con compagini più esperte ed attrezzate, non può sempre bastare l'impegno. Di questo ne ero consapevole fin dalle prime settimane di lavoro svolto con il gruppo, ma non ci ho dato molto peso. Sono andato avanti per la mia strada, cioè quella di garantire turni di battuta, inning lanciati e spezzoni di partite contro giocatori pro. A me piace, in ogni caso, vedere il bicchiere mezzo pieno e perciò dico, che abbiamo dato la possibilità ai giovani del club di affrontare un gioco del baseball più elevato rispetto a quello proposto dai campionati giovanili». Il tecnico, quindi, aggiunge: »Questa stagione, come già anticipato ai ragazzi, deve essere presa da inizio di un percorso di apprendimento. Perdere non piace a nessuno, specie con un passivo poco qualificante. Il prossimo campionato dovrà essere disputato, tenendo tutto ciò che è stato appreso nel bene e nel male in questa annata. Quando hai a che fare con un giovane, occorre avere pazienza, rigore, volontà e coraggio di mettersi alla prova. Le condizioni ora per fare bene ci sono».

L'allenatore laziale afferma inoltre: «All'inizio della stagione, ai primi contatti con la dirigenza, avevo consigliato che si sarebbe dovuto lavorare per un paio d'anni dal momento in cui si sarebbe intrapreso questo tipo di percorso. Da parte mia ci sono interesse e volontà nel proseguirlo. Prossimamente faremo il punto della situazione con la società su come pianificare il lavoro. Colgo l'occasione per ringraziare la dirigenza per l'opportunità datami per fare questa esperienza da manager e ringrazio lo staff tecnico al completo per il supporto e l'apporto fornito in questi mesi. Infine la squadra: senza i ragazzi non si possono vivere queste emozioni sportive. Come ho detto a loro durante questi mesi, porsi un obiettivo è la più forte forza umana di auto motivazione». (m.la.)

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