Triestina, Rosenzweig si dimette dalla carica di presidente: cosa succede ora

Il presidente se ne va ma resta in carica fino alla nomina dei nuovi vertici. Si chiude un’era con partenza a razzo e finale disastroso

Antonello Rodio
Ben Rosenzweig (Lasorte)
Ben Rosenzweig (Lasorte)

La notizia era nell’aria già da qualche giorno, venerdì è arrivata finalmente l’ufficialità: in una nota la Triestina ha annunciato che Ben Rosenzweig si dimette dalla carica di presidente del club. Si chiude così una presidenza durata 25 mesi, iniziata con proclami scoppiettanti, grandi premesse e l’entusiasmo dei tifosi.

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Il presidente dalla Triestina Rosenzweig (Lasorte)

Era il 10 luglio 2023 quando Rosenzweig si presentò nel salotto azzurro del Comune decantando i potenziali senza limiti di Trieste e annunciando un progetto di lungo termine che doveva portare alla sostenibilità del club, ricchi investimenti, decisioni ragionate e strategiche, trasparenza con la comunità e l’ambizione di costruire successi sportivi.

A essere fiduciosi non erano solo i tifosi. Il sindaco Dipiazza si disse sicuro che stavolta sarebbe stata la volta buona per la Triestina, mentre l’allora assessore allo sport Rossi lo definì l’uomo del destino.

La parabola di Ben

All’epoca il presidente disse: «Se mi vedete per strada a Trieste, fermatemi, salutatemi, perché io voglio avere delle conversazioni con voi, sentire i vostri punti di vista e i vostri consigli». Adesso l’umore di chi dovesse incontrarlo sarebbe profondamente diverso, ma non ce ne sarà l’occasione.

Tutte cose comunque che rilette due anni dopo lasciano un senso di amarezza e rabbia, perfino una risata se non fosse che la situazione sarebbe drammatica. Il primo campanello d’allarme arrivò sul piano sportivo con l’ancora inspiegabile esonero di Tesser.

Certo, Rosenzweig era lontano, quella decisione ancora avvolta nel mistero fu spiegata in maniera maldestra da Stella e Menta, ma l’apice di una società dovrebbe accertarsi di cosa succede e perché accade. Ai primi scricchiolii finanziari, nel febbraio di quest’anno ci mise ancora la faccia dopo i primi mancati pagamenti. Ma tutti i suoi buoni propositi fatti all’epoca si sono persi nell’aria. Ha tentato un ultimo guizzo con l’iscrizione, uno sforzo che poi ha pagato caro e che ora lo costringe a farsi da parte.

Adesso cosa succede?

Ma adesso cosa succede alla Triestina? LBK ora è in mano a nuovi investitori e a chi ha fatto prestiti con in pegno la società. Servirà qualche giorno per avere il nome del nuovo presidente. La nota della società diceva di un annuncio a breve, in realtà la nomina dovrebbe avvenire la prossima settimana.

Perché è vero che Rosenzweig ha rassegnato le dimissioni, ma queste devono ancora essere ratificate, poi bisognerà attendere la nomina di un cda e quindi di un nuovo presidente.

In quel momento se ne saprà di più sui nuovi vertici, su chi ci sarà ancora e chi invece no. Al momento si sa solo che il leader di LBK è Adam Rothstein, oltre 20 anni di esperienza nel settore degli investimenti e attualmente nei cda di diverse società tecnologiche. Ma il nuovo presidente della Triestina non dovrebbe essere lui.

Il nuovo team manager

Intanto una novità nell’ambito della dirigenza sportiva arriverà a breve. Dopo la partenza di Pessotto, serviva un team manager: la prossima settimana sarà ufficializzato Kevin Marulla, che ha rivestito questo ruolo nel Cosenza per ben 13 anni. Si tratta del figlio del leggendario Gigi Marulla, un simbolo assoluto per la società calabrese, un mito a cui lo stadio di Cosenza è intitolato.

 

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