Body building, Boccoli è Mr. Universe

Con il successo ottenuto a Napoli il triestino ha avuto la licenza professionistica

TRIESTE. Ancora un impegno e un nuovo titolo, sempre di rango internazionale.

Il body builder triestino Maurizio Boccoli ha chiuso in attivo il 2013 ponendo in bacheca anche il primo posto al Mr. Universe, manifestazione organizzata da Paolo Miniero, anche egli un veterano del settore (già Mr Universo) ospitata a Napoli sotto l'egida della WPF, gara che tra l'altro è valsa la concessione della licenza da professionista. Boccoli per l'occasione ha sfoggiato circa 97 kg di massa e necessaria definizione, gareggiando nella categoria Master, passerella di muscoli e pose abitata da una dozzina di atleti in rappresentanza di otto Paesi.

La ricetta di base? Quella di sempre, disegnata tra molta dieta (distribuita in circa 5 mesi) e allenamenti quotidiani, tra sedute aerobiche e anaerobiche, spendendo in pratica in palestra le ferie e le ore libere lontane dal suo lavoro di conducente della Trieste Trasporti. Anno agonistico niente male quello appena trascorso per Maurizio Boccoli, stagione coincisa non solo con la conquista del Mr. Universe Master a Napoli in dicembre ma anche dal ricco doppio antipasto goduto in ottobre, quando i successi sono stati due di fila: prima al Gran Prix di Livorno targato NABBA e poi agli Open di Jagodina in Serbia. Appagato? Forse.

Il bilancere degli stimoli permane il più pesante a sollevare ma intanto il nuovo Mr. Universe WPF annuncia: « Ora posso sedermi – ha affermato Maurizio Boccoli dopo la vittoria di Napoli – Il mio viaggio per il momento è terminato, l'importante è vivere la vita e non farla mai scorrere inutilmente». Come dire: il prossimo anno magari ci riprovo.

Un dato singolare al seguito dei trofei di Boccoli, nessuno griffato “made in Italy”. Le affermazioni di Maurizio Boccoli degli ultimi anni non hanno infatti foraggiato la sua Patria, ma la Slovenia, Paese per cui gareggia senza rimpianti. Perchè: «Ci sono persone che riconoscono i meriti altrui - conclude il triestino - e con cui ho già vinto tanto...».

Francesco Cardella

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