«Brava Falconstar, e possiamo ancora crescere»

MONFALCONE. Assume tutto un altro aspetto la corsa play-off della Energy Lab Falconstar dopo la vittoria esterna sulla Guerriero Padova. La tripla sulla sirena di Colli lancia i biancorossi al quinto posto in classifica con la possibilità, vincendo il derby regionale con lo Jadran domenica alla Polifunzionale, di entrare addirittura in lizza per le prime 4 posizioni, un risultato impronosticabile qualche settimana fa quando la sequela di infortuni aveva fatto calare nubi minacciose sul futuro stagionale dei biancorossi. Recuperati uno dopo l'altro tutti gli elementi della rosa (mancava solo Marcetic che è tornato in campo a Padova dopo 4 mesi di stop tenendo bene il campo per 13') ora la Falconstar fa nuovamente paura alle grandi del campionato.
«Sono contento perché siamo riusciti a dare continuità alla vittoria su Corno giocando un'altra ottima partita - spiega coach Franceschin - siamo molto lontani dalla miglior condizione perché molti elementi sono acciaccati o sono appena rientrati, e questo vuol dire che abbiamo molti margini per crescere. Quello che però mi preme mettere in evidenza ora è lo spirito e la disponibilità dei ragazzi, è grazie a queste qualità morali che siamo riusciti a parare i colpi nei momenti difficili e ora stiamo uscendo alla distanza. Se Colli non avesse realizzato quel canestro sarei stato deluso dal risultato, ma il mio giudizio sulla partita e sulla prestazione della squadra non sarebbe cambiato».
È stata una partita che la Falconstar ha vinto ancora una volta in difesa, avendo concesso solo 58 punti alla squadra di casa («Lo dicono i risultati, a basso punteggio vinciamo sempre», analizza il tecnico triestino), e anche con i rimbalzi, soprattutto quelli offensivi, ben 13. Quelli di Petrovic e Miniussi negli ultimi due minuti di partita hanno regalato ai monfalconesi extrapossessi fondamentali che hanno portato al 5-0 finale che ha ribaltato il match, dal 58-54 per Padova al 59-58 finale. L'immagine della partita resta però la tripla di Colli, altro giocatore che in quanto a spirito di sacrificio non è secondo a nessuno.
«Come Scutiero nel derby, anche Andrea ha ricevuto il giusto premio per i suoi sforzi - conclude Franceschin - solo noi dello staff e i suoi compagni sappiamo quanto soffra, fisicamente, a giocare con una spalla fuori uso in un ruolo dove le botte arrivano immancabilmente. Come ho detto commentando la gara di Scutiero una settimana fa, sono segnali che vanno oltre al risultato e mi riempiono di orgoglio».
Michele Neri
Riproduzione riservata © Il Piccolo








