Cassano, primo sorriso: operazione ok

MILANO
Domani pomeriggio Antonio Cassano vedrà Milan-Catania comodamente sul divano di casa. In 35 minuti ieri mattina è stata «perfettamente» sanata la malformazione cardiaca indicata come causa dell’ictus ischemico di sabato. A 24 ore dall’intervento è prevista una serie di controlli e in assenza di complicazioni i medici sono pronti a dimetterlo, anche in giornata. Al momento del piccolo intervento in anestesia locale, la leggera sedazione lo ha aiutato a superare il nervosismo e non gli ha impedito di essere vigile e sfoggiare la sua solita simpatia contagiosa con il neurologo Nereo Bresolin e il cardiologo interventista Mario Carminati. Anche mentre veniva inserito il cosiddetto “ombrellino”. Alle 8.35 il foro fra i due atri del cuore dell’attaccante di Milan e Nazionale era chiuso, ma ora comincia la convalescenza, e non sarà breve.
Tornare a casa dal piccolo Christopher è la priorità di Cassano, che da subito può riprendere una vita normale, ma con una terapia a base di anti-aggreganti, ossia aspirina più o meno fino a maggio. Per 3-5 settimane dovrà restare a riposo assoluto, quindi potrà ricominciare ad allenarsi, anche con carichi intensi ma evitando in maniera assoluta traumi e ferite, poichè rischierebbe emorragie. Il tutto sostenendo una serie di controlli periodici per verificare lo stato dell’ombrellino e della lesione al talamo provocata dall’ictus.
In fondo c’è l’appuntamento con la commissione della Federcalcio a cui spetterà valutare se può ottenere l’idoneità sportiva. Nessuno ha potuto assicurargli che tornerà a essere un calciatore a tutti gli effetti, e molto dipende da come lui stesso gestirà i mesi di convalescenza. Dal canto suo Cassano è ottimista, e soprattutto non vede l’ora di lasciare il reparto di Neurologia del Policlinico (anche ieri sorvegliato da quattro agenti in borghese) dove è ricoverato da domenica pomeriggio, sempre circondato dalla moglie Carolina, mamma Giovanna, l’amico Nicola, dal procuratore Bozzo e tanti altri. Non si contano regali, messaggi e visite ricevuti. Come era inevitabile la presenza di un paziente così famoso in questi giorni ha attirato enorme attenzione mediatica. L’ufficio stampa del Policlinico, però, ha mantenuto il più assoluto silenzio.
Più loquace, qualcuno in corsia racconta che i medici hanno già ribattezzato “tunnel Cassano” quello sotterraneo fra i padiglioni Granelli e Sacco, chiuso ma aperto per far passare inosservato il calciatore, con un camice sopra la tuta, domenica per uno dei primi esami. Si trattava di un ecocardiogramma transesofageo, da eseguire a digiuno: è saltato quando all’ultimo l’attaccante ha confessato di aver mangiato una crostatina. Il giorno dopo, lo stesso esame ha rilevato il forame ovale pervio. Sapere che era stata individuata la causa del malore ha tranquillizzato Cassano, ma la materia è delicata per qualsiasi profano.
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