Craievich, a 14 anni in Italia nessuno come lei

La giovane sciatrice triestina dello Sc 70 dopo il tricolore SuperG conquista anche il prestigioso Pinocchio in gigante
Di Riccardo Tosques

TRIESTE. La migliore sciatrice 14enne di tutta Italia è triestina e si chiama Andrea Craievich. L'ennesima straordinaria prestazione dell’atleta dello Sci club 70 è arrivata ieri mattina dall'Abetone. Sulla pista intitolato a Zeno Colò la giovane Craievich ha conquistato la medaglia d'oro nel gigante Ragazze del trofeo nazionale del Pinocchio sugli sci, kermesse dove hanno mosso i primi passi campionesse come Deborah Compagnoni, Denise Karbon e Tina Maze. Andrea ha vinto in 1’05”38, rifilando 58 centesimi alla bergamasca Ghisalberti e 1”48 alla piemontese Allemand. Un successo netto, giunto pochissimi giorni dopo essersi laureata campionessa italiana di Superg e aver raccolto l'argento nel gigante.

«Sono felice perché sono riuscita a prendermi una rivincita sulla Ghisalberti che mi aveva battuto nel gigante - racconta Craievich poco dopo la vittoria - Credo di aver disputato una buona gara, la pista era perfetta, ora però sono già concentrata sulla gara internazionale (in programma domani e sabato, ndr): speriamo di portare a casa un podio almeno nel gigante, nello slalom vedremo».

L'eco del risultato raccolto da Andrea è arrivata subito a Trieste a casa Craievich. «Siamo contentissimi, sappiamo quanti sacrifici faccia Andrea per coniugare sport e scuola», racconta Fabiana, la mamma di Andrea. «Tra poche settimane nostra figlia terminerà il suo primo anno scolastico al liceo scientifico Galilei - aggiunge la madre - a causa degli impegni sportivi Andrea ha perso diverse lezioni ma sta recuperando e ora che la stagione sciistica è al termine sappiamo che ce la metterà tutta anche sui libri».

La passione per la neve e per gli scii di Andrea nasce a 7 anni quando, andando in controtendenza ai genitori che amano il mare, la futura campionessa italiana giovanile prende parte a lezioni di sci tenute dallo Sc 70 e dallo Sk Devin. «Ho iniziato sulla pista di plastica di Aurisina, poi ho fatto la prima garetta a Forni di Sopra: da lì non mi sono fermata più e grazie ai miei genitori ho potuto continuare», racconta. Dopo aver militato nel Devin, due anni fa si è spostata allo Sc 70 dove è seguita dagli allenatori Andrea Cesca e Dario Della Libera. «I miei sciatori preferiti? Ted Ligety, Matthias Mayer, Mikaela Shiffrin, Lindsey Vonn e Tina Maze». E chissà che la giovane triestina non possa seguire proprio le orme della Maze che all'Abetone nel 1998 raccolse due ori, l'inizio di una lunga serie di successi.

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