Davis, in Argentina azzurri avanti 2-0

Sotto gli occhi di Maradona Lorenzi ha liquidato Pella e Seppi si è sbarazzato di Berlocq. Fognini ko alla vigilia del match
Di Paolo Rossi
epa05769110 Italian tennis player Paolo Lorenzi in action against Argentinian Guido Pella during their Davis Cup World Group first round match between Argentina and Italy in Buenos Aires, Argentina, 03 February 2017. EPA/David Fernandez
epa05769110 Italian tennis player Paolo Lorenzi in action against Argentinian Guido Pella during their Davis Cup World Group first round match between Argentina and Italy in Buenos Aires, Argentina, 03 February 2017. EPA/David Fernandez

BUENOS AIRES. L’aveva confidato, prima della partenza per l’Argentina: «Li farò giocare tutti, Lorenzi, Fognini, Seppi e Bolelli». Solo che - conoscendolo bene - non sai mai quanto Corrado Barazzutti stia facendo pretattica, gioco che gli piace tanto. «Sai, poi devo fare dei calcoli con le classifiche dei giocatori per gli accoppiamenti, devo studiare i possibili incroci».

Ha avuto ragione lui, il capitano azzurro, con le sue scelte. Argentina-Italia è 0-2, dopo la prima giornata di Coppa Davis, con i sudamericani ammutoliti nonostante un capopopolo d’eccezione come Diego Armando Maradona, presente sugli spalti del Parque Sarmiento di Buenos Aires, e gli azzurri ad un passo dai quarti di finale. Non ha giocato Fabio Fognini, per colpa di una gastroenterite, ma Andreas Seppi non ne ha fatto sentire la mancanza contro Carlos Berlocq. Ma prima aveva fatto il suo dovere Paolo Lorenzi, sereno sciolto, tranquillo e concentrato nella sfida d’apertura con Guido Pella. Sempre in controllo, mai una scelta fuori posto, il senese ha confermato tutta la sua crescita e consapevolezza dei propri mezzi: il triplice 6-3 che ha rifilato all’argentino spiega perfettamente l’andamento del match, sempre stato nelle mani dell’azzurro. D’altronde Barazzutti non aveva voluto aggregare per caso Alessandro Giannessi al gruppo Italia: essendo mancino, ha aiutato i compagni a prevederne traiettorie ed effetti.

In realtà Pella ha fatto molto di suo, confessando che - dal trionfo del 2016 – non s’è ancora ripreso del tutto, tanto da aver dovuto ricorrere a uno specialista che lo aiutasse a reggere il peso dell’improvvisa e inaspettata popolarità. «Comunque è stata più dura di quel che avete immaginato voi» ha detto Lorenzi, come sempre misurato ed educato: «Non guardate il punteggio, i primi due set sono stati lunghi e duri. Poi nel terzo io ero più stanco, meno male che Pella è calato. Faceva molto caldo, più di quanto ci aspettassimo. Credo di aver giocato una buonissima partita. L’obiettivo era di allungare gli scambi e farlo giocare il meno possibile con il rovescio. Nel terzo set ho perso il break di vantaggio, ma in quel momento sono stato bravo a riprendermelo».

Così, forte del comodo vantaggio, Andreas Seppi ha fatto il suo ingresso in campo con l’intento di rovinare la festa a Berlocq, essendo anche il giorno del suo compleanno (34 anni). E non s’è fatto pregare: il 6-1, 6-2 dei primi due set ha lasciato presagire un altro successo senza patemi ma il bolzanino – nella terza frazione – ha pensato bene di rilassarsi consentendo all’argentino un set che mai avrebbe conquistato. Berlocq ha cercato di buttarla sulla lotta e arringare il pubblico dopo essersi preso il parziale con un 6-1 nel quale Seppi aveva sprecato di tutto e di più. Fortunatamente l’azzurro ha saputo resettare l’accaduto e, tornato in campo, ha prima contrastato nei primi quattro giochi l’entusiasmo e le voglie del sudamericano, e poi fatto prevalere la migliore tecnica ed esperienza con un parziale di 4-0 s’è involato verso l’arrivo. Ma, sul 5-2 e 30-15, ha perso l’attimo e regalato a Berlocq il tie-break. Anche qui Seppi ha iniziato bene, con autorevolezza. Poi, sul 6-3 ha sprecato tre match-point consecutivi salvo – infine – concretizzare finalmente e chiudere al quarto. «Purtroppo nel terzo set ho avuto un calo di adrenalina e le gambe non giravano più come volevo, lui si è caricato e ho dovuto fronteggiare una nuova situazione. Meno male che sono riuscito a risolvere il match nel 4° set» ha commentato poi Seppi.

Oggi si gioca il doppio (ore 16 su Supertennis), con l’Italia che ha la chance di chiudere i conti: quasi certamente Fognini in campo con Bolelli.

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