Djokovic re in Australia Nadal ko dopo quasi 6 ore

ROMA
Cinque ore e 53 minuti per battere Rafael Nadal e conquistare il quinto torneo dello slam della sua carriera. Novak Djokovic si prende di forza la corona degli Australian Open - è la terza volta - al termine di una battaglia durata cinque set (5-7 6-4 6-2 6-7 7-5) che riscrive il libro dei record per lunghezza di un match al torneo di Melbourne. È anche record di durata per la finale di Slam. Il precedente record risaliva alla finale degli Us Open del 1988 vinta da Wilander su Lendl in 4h55’.
E che ieri a Melbourne sia stata una giornata storica è d’accordo lo stesso Nole che nel suo discorso ha esordito così: «Abbiamo fatto la storia». Un match giocato in altalena dai due fuoriclasse che alla fine hanno segnato complessivamente 368 punti: nel primo set il controllo della partita è stato dello spagnolo, poi però è uscito fuori lo strapotere in risposta del serbo, dominatore di un terzo parziale a senso unico in cui ha ceduto soli due punti in battuta, vincendo 4 giochi su 8 a zero. A inizio quarto set, nessuno avrebbe scommesso sulla rimonta dello spagnolo, parso spacciato sul 3-4 0-40. Ma Nadal tira fuori la vecchià classe. Cinque punti consecutivi gli consentono di salvarsi una prima volta, prima di una breve interruzione per pioggia. Djokovic rimette ordine alle proprie idee. Il maiorchino fallisce una ghiotta occasione per portarsi avanti di un minibreak, sbagliando un rovescio a campo aperto. Ancora più grave è l’errore di dritto di Djokovic, sul 5-3 in suo favore, che gli avrebbe regalato 3 match point consecutivi. Nadal conquista quattro punti di fila, prolungando la finale al quinto set. Sul 4-4 nel quinto set Djokovic si procura una palla break per andare a servire per il match. Lo spagnolo l’annulla. È il preludio a quello che accadrà due game più tardi. Nadal annulla l’ennesima palla break, la diciannovesima, ma nulla può sulla seconda. Djokovic può servire per il match: si porta sul 30 a 0, ma Nadal rimonta fino a procurarsi una palla del controbreak. Con il rovescio, Djokovic sventa il pericolo, prima che il nastro tradisca Rafa nel punto successivo, regalando al serbo il matchpoint. Servizio e dritto, e la partita finisce.
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