Due goriziani pronti alla sfida della Monte Rosa Sky Marathon

GORIZIA. Due goriziani alla conquista del Monte Rosa. Ci saranno infatti anche Andrea Interbartolo e Alessandro Trampus, due talentuosi runner trentaseienni del capoluogo isontino, tra i trecento partecipanti (150 coppie) all’edizione 2018 della Monte Rosa Sky Marathon, la corsa trail più alta d’Europa, con partenza ed arrivo ad Alagna Valsesia per toccare, lungo 35 km di percorso e 3500 metri di dislivello positivo, i 4554 metri della Cima Gniffetti sul Rosa, appunto, dove si trova il rifugio Capanna Regina Margherita. La corsa scatterà sabato e la sua caratteristica è appunto quella di vedere al via squadre composte da due runner. Elemento indispensabile, perché raggiunti i 3200 metri di Punta Indren, i due compagni dovranno legarsi in cordata e procedere la corsa sul ghiacciaio del Lys, per raggiungere il rifugio Gniffetti e poi il colle del Lys. Già solo essere al via di questa competizione – curiosamente, la prima ed unica edizione disputata sino ad ora si corse nel 1993, quando Andrea e Alessandro (Andy e Pupi, per gli amici) corsero in coppia la loro prima gara a coppie di corsa in montagna, in Val Resia, a soli 11 anni – è motivo d’orgoglio, perché Interbartolo e Trampus per essere accettati hanno dovuto passare una selezione. Trampus quest’anno ha salito il Kilimangiaro con Michele Stecchina, altro goriziano, ha scalato due 4000 ed ha all’attivo numerose cime scialpinistiche, oltre ad aver completato ultra trail come la Lavaredo Ultra Trail, la Dolomiti Sky Run o altre gare con dislivelli superiori a 5 mila metri. Interbartolo invece ha partecipato a gare scialpinistiche come Mezzalama, Adamello Sky Raid e Tour du Rutor, ha scalato 13 cime da 4000 metri oltre a Muztagh Ata (6200), Elbrus (5642), Stok Kangri (6150) e Kala Pattar (5550). «Ci siamo allenati molto, dopo un lungo inverno passato sugli sci da alpinismo – raccontano Andrea e Alessandro -, salendo anche in quota per evitare di soffrire troppo l’altitudine il giorno della gara. E’ proprio la quota ciò che ci preoccupa di più, perché non è facile gestirla per chi, come noi, abitualmente vive a 100 metri sul livello del mare. Di sicuro ce la metteremo tutta per arrivare fino in fondo». Alle spalle dei due atleti, peraltro, c’è un gruppo di persone che da tempo crede nelle loro potenzialità. «Vero – confermano i goriziani -. Il nome del nostro team è Vitafit, quello del negozio di Gabriele Cristofoli che da anni sostiene le nostre spedizioni. Oltre a lui però è fondamentale anche il lavoro di Nicola Giovenelli, un atleta del Team La Sportiva che ha preparato fin dall’inverno il programma di allenamento».
Marco Bisiach
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