Gallinari a Milano Offertona a Bryant dalla Virtus Bologna

di Roberto Degrassi
TRIESTE
Ieri Danilo Gallinari a Milano, domani forse Kobe Bryant a Bologna dove attendono anche il ritorno del figliol prodigo Ginobili. La Nba trasloca in Italia. Almeno per qualche mese, in attesa che la paralisi (o serrata o, meglio ancora, lockout) del campionato pro si sblocchi.
La trattativa tra giocatori e proprietari dei club (che agli atleti chiedono una riduzione dei contratti) è ancora lontana da una soluzione e qualche mese in Europa diventa una prospettiva sempre più appetibile. Ai giocatori va bene perchè restano in attività e rimpinguano il portafogli, alle società in fondo fa comodo comunque perchè meglio saperli tirati a lucido su qualche parquet in giro per il mondo piuttosto che a metter su chili e coltivare vizi a casa. La condizione è che l’esilio dorato dei campioni Nba venga coperto da un’adeguata assicurazione.
L’approdo a Milano di Danilo Gallinari era prevedibile. L’Armani ha allestito uno squadrone e lo ha consegnato nelle mani del tecnicocampione d’Europa. Il Gallo torna a casa, sa che qualche mese con Scariolo male non gli farà, non ha niente da perdere.
E se dalle parti del Palalido sognano in grande, a Bologna stanno veramente inseguendo l’impossibile. Il patron della Virtus, Claudio Sabatini, per convincere Kobe Bryant a vestirsi di bianconero non baderà a spese: offre 800mila dollari lordi a partita (fino al 13 novembre). L’asso dei Lakers si metterebbe quindi in tasca quasi 600mila dollari puliti puliti.
La gestione della trattativa è affidata al monfalconese Lauro Bon, ex giocatore della Virtus e che ora lavora con la Canadian Solar, sponsor dei bolognesi. Per agganciare Kobe ha fatto ricorso anche a...Facebook. «Ciao Kobe, sono Lauro, sto cercando di portarti a Bologna per un mese prima che inizi il campionato Nba. Ti ho conosciuto a Reggio Emilia quando tuo padre giocava lì, ma eri molto piccolo. Spero di sentirti». E allegato il numero del cellulare. Non è uno scherzo, visto che al numero di telefonino indicato risponde effettivamente Lauro Bon che conferma la trattativa. «Bryant è legato all’Italia e potrebbe essere protagonista di un bel progetto. Ci sono altri club che ci provano ma noi ci speriamo». Alla faccia dei tifosi avversari, in buona parte ovviamente fortitudini, che su Facebook nelle ultime ore hanno ironizzato sul singolare corteggiamento.
Alla Virtus sono moderatamente fiduciosi. Il ragionamento è: la scelta del campione losangelino non sarà dettata esclusivamente dai soldi (un mese e poco più di ingaggio in Europa è un’inezia rispetto al suo patrimonio) e se si affiderà a cuore e istinto è possibile che scelga il Paese dove ha trascorso l’infanzia, al seguito di quell’esimio crivellatore di retine che era papà Joe “Jellybean” Bryant.
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