Garcia tra attualità e campionato «Adesso pensiamo a giocare»

ROMA. Riprendere a giocare, continuare a vivere. Nonostante gli attacchi terroristici di Parigi e Bamako. Per Rudi Garcia è l'unica via da seguire per non darla vinta a chi semina paura e morte. «La vita è già abbastanza dura, non dobbiamo annullare tutte le fonti di piacere che fanno parte del nostro mondo. Dobbiamo rimanere uniti per non dare a ragione a queste che non sono neanche persone. Dobbiamo continuare a fare il nostro mestiere» sottolinea il tecnico francese della Roma.
«Come si fa a pensare al calcio in momenti del genere? Sono fatti orribili quelli accaduti - spiega Garcia -, hanno attaccato le nostre fonti di piacere, e speriamo che tutti i grandi di questo mondo, tutti i politici, trovino insieme una soluzione a questo terrorismo cieco».
Ma nell'attesa non bisogna fermarsi. «Ai miei giocatori, anche quando si tratta di problemi privati della vita di ogni giorno, dico sempre: quando entrate nello spogliatoio dovete pensare solo al piacere di fare il mestiere più bello del mondo» le parole di Garcia, che tuttavia non nasconde le difficoltà incontrate nel preparare la trasferta del Dall'Ara per l’anticipo delle 18: «Il pericolo, con tutti questi eventi, con la sosta di campionato e la Champions League dopo, è di dimenticare che c'è una partita difficile da giocare, una partita che è tutto salvo che già vinta».
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