Giorgio Petrosyan trova sulla sua strada un carneade cinese

GORIZIA. C’è chi lo ha definito come un perfetto Signor nessuno cinese, ma Giorgio Petrosyan non sottovaluta mai i propri avversari e non lo fa nemmeno con Jiao Fukai. I due si affronteranno oggi a Shanghai sul ring del Wu Lin Feng.
Quasi completamente sconosciuto in Occidente, il ventunenne kickboxer cinese è alto 181 centimetri e ha combattuto più di una cinquantina di incontri. In campo internazionale qualcosa di buono lo ha già fatto vedere: oltre ad aver battuto l’olandese Chris Ngimbi, ha costretto all’extra-round un top-fighter di fama mondiale come Andy Sower. Per avere ragione di Jiao, al due volte campione del K-1 World Max non sono bastate tre riprese. Dopo la lettura dei cartellini, l’asiatico ha preferito non presentarsi in mezzo al quadrato per il quarto round e Sower si è aggiudicato l’incontro per abbandono. Fino a quando è rimasto tra le corde, Jiao è però stato piuttosto convincente. Nella lista non troppo lunga di sconfitte, il mancino ne conta anche una ai punti contro il solido australiano Victor Nagbe.
Come al solito, gli occhi del mondo oggi saranno però puntati tutti su Petrosyan. Dopo il grave infortunio alla mano e il ko subiti a New York, nei quattro incontri disputati lo scorso anno ha conquistato altrettante vittorie e per lui il 2016 si annuncia intenso. In agenda ci sono già almeno altri due incontri: il 16 aprile a Torino sul ring di Oktagon contro l’ucraino Enrikho Gogokiia e il 24 giugno nel Principato di Monaco ai Monte Carlo Fighting Masters contro il bielorusso Chingiz Alazov. E a questi due appuntamenti è probabile che se ne possa aggiungere un altro in Cina.
Il match al limite dei 71 kg contro Jiao sarà il terzultimo dell’appuntamento targato Wlf. La card si concluderà con la finale del torneo slam a otto dei 67 kg al quale sono stati invitati il bielorusso Andrei Kulebin, l’australiano Nathan Robson, lo statunitense Melsik Bagdasaryan, il giapponese Uma e i cinesi Feng Jie, Qui Jiangliang, Lu Jianbo e Xie Lei. Subito prima della sfida per il titolo, ci sarà quella negli 80 kg tra il francese Cedric Doumbe e il cinese Fang Bian. Il Chirurgo ha preparato l’incontro in Thailandia dove si è allenato con diversi sparring partner mancini e con il fratello. Armen non ha però potuto volare a Shanghai perché, come era già successo altre volte in passato, il governo cinese non ha riconosciuto i suoi documenti da rifugiato e gli ha negato il visto. «Jiao è pericoloso soprattutto nel primo round, ma poi cala un po’. Comunque Giorgio è abbastanza in forma», sottolinea da Milano il più giovane dei Petrosyan. L’evento sarà trasmesso in streaming da Henan Tv.
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