I 200 gol di Knezevic: «A Jesi il più bello»

MONRUPINO. Sono pochi i giocatori di calcio in grado di realizzare 200 gol tutti nella stessa squadra. Radenko Knezevic, capitano del Kras Repen, è uno di questi. Il centravanti di Postumia, nel match contro il Giorgione, ha messo a segno il suo 200esimo sigillo in maglia biancorossa: probabilmente un record. Arrivato a Repen nel gennaio del 2004 dall'Aluminij, squadra della serie B slovena, Knezevic ha di fatto trascinato il Kras della famiglia Kocman dalla Seconda categoria sino alla serie D. L'ha trascinata a suon di gol con medie mostruose. Nel primo mezzo anno 6 gol in 14 partite, preludio al titolo di capocannoniere conquistato in Seconda categoria l'anno dopo con 30 gol in 30 incontri disputati. Nel 2005-2006 arriva la seconda promozione consecutiva, sempre a suon di reti. Nel 2008-2009 il Kras vince il campionato di Promozione. In Eccellenza Knezevic contribuisce al secondo posto con 28 gol in 34 incontri ergendosi a protagonista assoluto nei play-off promozione come racconta lo stesso bomber: «A Jesi, nella finale di ritorno, ho siglato il gol più importante della mia carriera con il Kras, una sensazione indimenticabile». Un colpo di testa su corner quando il Kras, in svantaggio per 2-0, stava rischiando il tracollo nella bolgia dello stadio “Carotti”. Quella rete spianerà la strada verso la prima promozione in serie D dei carsolini. Negli ultimi anni tra Eccellenza e D Knezevic ha sempre messo lo zampino nelle gioie biancorosse. Nella scorsa stagione un brutto infortunio giunto in un momento in cui Radenko era il capocannoniere del torneo ha rischiato seriamente di rovinare al Kras la terza promozione in D. Oggi invece con quattro gol all'attivo Knezevic è il bomber della squadra. «Quando non riesci ha segnare da tanto tempo ti accorgi che ogni gol facile da segnare diventa difficile – racconta Radenko - ogni anno vorrei fare andare in doppia cifra, ma non è sempre semplice». E pensare che Knezevic avrebbe potuto puntare anche ad una carriera da professionista. A 18 anni l'attaccante sloveno indossa la maglia del Tabor di Sesana, squadra della sua città, facendosi notare anche con la casacca dell'Under 21 slovena. In occasione di un derby fra la sua squadra e il Koper la carriera del talento subisce un colpo: uno scontro di gioco lo costringe al ricovero in ospedale, dove gli viene asportata la milza. Segue poi una lunga riabilitazione e il ritorno in campo nel 2003 con la compagine dell'Aluminij in serie B. Il resto è storia, con Radenko che non volendosi allontanare da Sesana, luogo in cui lavorava e aveva la fidanzata, si informa con l'amico Arandelovic, all'epoca in forza al Vesna, cercando una squadra interessata ad un suo ingaggio. Da lì la proposta di Goran Kocman di approdare nelle vicina Repen e l'inizio di una storia di amore lunga dieci anni, arricchita da 200 gol. Un bottino di reti che Knezevic ha voluto dedicare «a tutte le persone che mi hanno sostenuto in questi anni e che tifano per me». Perché in un calcio dove si guarda sempre al profitto, in fondo esistono ancora le bandiere.
Riccardo Tosques
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