Il Baggio del ring infiamma il “San Giusto Fight Night”
TRIESTE. Non c’è stato solo il ritorno sul ring di Fabio Tuiach al centro di "San Giusto Fight Night", la manifestazione organizzata sabato scorso a San Giusto da Alessandro Gotti in collaborazione...

TRIESTE. Non c’è stato solo il ritorno sul ring di Fabio Tuiach al centro di "San Giusto Fight Night", la manifestazione organizzata sabato scorso a San Giusto da Alessandro Gotti in collaborazione con l'Assessorato allo Sport del Comune di Trieste.
Accanto al frammento di pugilato, durato poco meno di un minuto per il fulmineo ko imposto da Fabio Tuiach al croato Mihaljevic, la riunione ha proposto un cartellone di altri sette incontri, disegnati tra le discipline del K1, Muat Thay ed Mma, quest'ultima legata al successo ai punti di Cosi sull'italiano Palombi (85 kg) avvenuto in una lettura delle Mixed Martial Arts rivelatasi meno intrigante rispetto alla versione canonica nella gabbia.
Niente male l'intensità tecnica e agonistica regalata nel complesso al pubblico del San Giusto Fight Night, serata farcita anche da match per titoli ufficiali, vedi la corona mondiale di Muay Thay ( versione Mtt - 67 kg) andata meritatamente a Baggio ( il nome non inganni, è un tailandese) che ha detronizzato ai punti Mekki, senza contare la sfida per la corona europea di K1 ( Mtt, 71 kg) con il russo Tuinov in versione rullo, guerriero confermatosi completo tecnicamente e implacabile sia pur ai punti contro il francese Mabel.
Le sfide più intense e apprezzate? Lo scontro di Muay Thay (81 kg) vinto dal croato Carapina sul serbo Grckarac e quello di K1 (85 kg) vinto ai punti dal roccioso Di Domenico ma nobilitato anche dalla tempra di Stankov.
Successo ai punti nella Muay per il tailandese Petpoopan su Hessen e vetrina anche per un prodotto triestino allevato dal maestro Sisgoreo, Alessandro Flamengo (77 kg Muay) atleta apparso migliorato nella tenuta e nella lucidità dei colpi, chiedere a Visintin, piegato per ko al secondo round.
La riunione a San Giusto ha contemplato anche un accorato omaggio alla memoria di Dario Karabic, arbitro sloveno scomparso di recente in seguito ad una malattia incurabile. Un tributo doveroso ad un protagonista del processo di divulgazione delle discipline da ring nell'ambito delle maggiori riunioni promosse a Trieste negli ultimi lustri.
Francesco Cardella
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