Il doppio rimette in corsa l’Argentina

ROMA. Il doppio che avrebbe dovuto consegnare all’Italia il passaggio ai quarti di finale, ha invece rimesso l’Argentina nella sfida, che ora sogna un’altra incredibile rimonta, come quella in Croazia quando, con Del Potro&Delbonis, è riuscita a conquistare la sua storica prima Coppa Davis.
Come sappiamo gli eroi di Zagabria non ci sono, al Parque Sarmiento di Buenos Aires ad affrontare l’Italia. E ieri tutti immaginavano di vedere Fognini-Bolelli passeggiare sui resti dei sudamericani, invece l’inizio è stato diametralmente opposto: i due azzurri sono stati sorpresi dal duo Berlocq/Mayer, che il ct argentino Orsanic ha preferito a Guido Pella. Mayer, sostenuto dalla intensità ‘fisica’ di Berlocq, ha saputo tenere alto il proprio livello di gioco, mentre i due azzurri non riuscivano a prendere le misure ai due sudamericani. Il risultato è stato un duplice 6-3 (e con l’identico tempo per entrambi i set: 42 minuti).
Ma la Coppa Davis è strana, e bella, per questo: nel momento in cui lo scenario vedeva l’esaltazione argentina ecco che gli azzurri si sono ridestati. Senza fare niente di eccezionale, semplicemente smettendo di regalare punti, commettere errori. E la maggiore attenzione è stata sufficiente all’Italia per tornare nel match, puntellare l’adrenalinico Berlocq e indurre al dubbio Mayer. Incassato (6-4) il terzo set, gli argentini hanno patito psicologicamente la rimonta azzurra, cedendo malamente (6-2) la quarta frazione puntando a tenere le energie per il set decisivo. E per una volta la pura cronaca merita la lettura: l’Italia cede il servizio ma lo recupera immediatamente. E la partita continua in perfetto equilibrio, fino al 6-5 Argentina, che si procura un match-point, il primo che Bolelli e Fognini annullano. Si va al tie-break, e sono ancora gli argentini ad avere l’approccio migliore arrivando fino al 6-2. Altri quattro match-point. Sembra finita, ma non bisogna mai dirlo in Davis: Bolelli trova un primo passante, poi tiene il suo (doppio) turno di servizio e il doppio italiano strozza ancora l’urlo degli argentini: 6-6. Ma qui Fognini viene tradito dal rimbalzo della palla e stecca clamorosamente. Altri 8 minuti di lotta sportiva e finalmente i sudamericani alzano le braccia.
Oggi alle 15 si ricomincia (diretta tv su Supertennis): si sfideranno prima i due numeri uno, cioè Lorenzi-Berlocq, e poi teoricamente Seppi-Pella. Su quest’ultimo match, su un possibile 2-2, è previsto qualche sorpresa, da una parte e dall’altra. Ma Barazzutti spera che Lorenzi non gli ponga il problema.
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