Il goriziano Godino a caccia di medaglie in Corea

GORIZIA. «Vediamo se questo podio porta bene per la Corea del Sud». Dopo la convocazione all’Olimpiade di Pyeongchang, Michele Godino lo aveva detto: aveva detto che stava bene sia sotto il profilo fisico, sia sotto quello psicologico e che avrebbe potuto fare bene. Detto, fatto: domenica, sulla pista tedesca di Feldberg ha portato a casa il primo vero podio della sua carriera azzurra. Il ventiseienne snowboarder goriziano era già salito su un podio di Coppa del Mondo, ma quel terzo posto ottenuto nel dicembre 2013 era arrivato nel Team event. Tutt’altra cosa è la gara individuale di boarer-cross e, se questa è la premessa, Gorizia, il Friuli Venezia Giulia e l’Italia possono sperare davvero in una medaglia nella specialità Sbx.
«Finalmente ce l’ho fatta - sorride l’atleta nato a Chioggia, ma goriziano a tutti gli effetti -. Ci sono voluti un po’ di anni, ma ce l’ho fatta». Con gli 800 punti conquistati in Germania, in classifica generale Godino fa un balzo in avanti di 12 posizioni passando dal trentesimo al diciottesimo posto. Nonostante l’impresa, gli rimane un po’ d’amaro in bocca: «Ho un leggero rammarico per la spigolata prima dell’arrivo, ma arrivare attaccato alle spalle del leader di CdM, Pier Vaultier, rappresenta una grande iniezione di fiducia in vista dell’Olimpiade. Ho fatto vedere che ci sono anch’io tra i più forti».
E dire che per l’atleta tesserato per l’Esercito il week-end non era cominciato nel migliore dei modi. Nella gara di sabato, era stato squalificato nei quarti perché un avversario, ritenendo di essere stato danneggiato da una traiettoria dell’azzurro, aveva presentato ricorso e la protesta era stata accolta. «È la prima volta che squalificano qualcuno per una cosa del genere, ma è andata così e gli allenatori mi hanno detto di stare tranquillo perché i risultati sarebbero arrivati». Il risultato è arrivato subito. Domenica Godino è rimasto fuori dalla mischia e ha fatto vedere le sue reali potenzialità. «Ho cercato di non pensare al giorno prima. Ho fatto una gara intelligente. Ho cercato di stare separato dal gruppo nelle prime curve e non ho cercato guai, perché sapevo che nella seconda metà della pista sarei stato più veloce degli altri. È andata bene, ma per ora non festeggio, sono già concentrato sulla settimana prossima».
Giovedì la nazionale di snowboard partirà per la Corea del Sud. Lunedì e martedì ci saranno le prove e a San Valentino sono in programma le qualifiche. Giovedì 15 c’è la gara. La prima discesa è prevista alle 2 della notte italiana. La seconda alle 4.30. «Siamo stati su quella pista due anni fa. È grande, con salti di 25/30 metri. È tutto raddoppiato o triplicato rispetto alle gare di Coppa del Mondo e si possono raggiungere velocità elevate. Penso dunque che potrei fare bene perché, con la mia stazza, riesco a prendere velocità prima degli altri anche in punti meno pendenti. Inoltre sono sempre andato d’accordo con i salti. Più grandi sono e più ce ne sono, meglio è per me che vengo dal freestyle».
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