Il portiere Contento: «A Belluno una partita giocata di puro cuore»

MONFALCONE. Voti altissimi per un'Ufm che a Belluno ha sciorinato la gara perfetta. Non ne vogliano gli esteti del calcio perchè nelle condizioni disperate in cui si era presentato l'undici...
Bonaventura Monfalcone-06.12.2015 Calcio-Ufm-Triestina-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-06.12.2015 Calcio-Ufm-Triestina-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE. Voti altissimi per un'Ufm che a Belluno ha sciorinato la gara perfetta. Non ne vogliano gli esteti del calcio perchè nelle condizioni disperate in cui si era presentato l'undici monfalconese c'era da usare unicamente la sciabola, ma il bello di questo sport è anche quello di soffrire terribilmente per poi saper piazzare la bordata decisiva, quella del ko senza remissioni di colpa: e quello di Zubin è stato un autentico montante dal basso verso l'alto che ha stecchito i veneti. Se Zanuttig ha saputo benissimo quali pesci pigliare per mandare in campo una retroguardia tanto atipica quanto efficace (Mattielig e Kozmann centrali, Fernandez e Battaglini esterni), ha dovuto ben presto fare i conti con ulteriori avversità: il doppio giallo a Villanovich e l'infortunio di Fernandez con tanto di debutto istantaneo del baby Milan, il tutto in nemmeno mezzora. E qui è uscito ancor di più il carattere. «Era impensabile non venir messi sotto pressione da una squadra ben organizzata come il Belluno, nonostante i presupposti iniziali non fossero dei migliori - al rientro tra i pali Michele Contento ha abbassato la saracinesca da par suo - abbiamo disputato una partita di puro cuore e sacrificio nella quale ognuno di noi ha dato quel qualcosa in più. Punti di platino in un match che sarà ricordato da Daniel Milan per l'esordio impeccabile, catapultato all'improvviso in campo nel momento peggiore ha saputo adattarsi ; ma non dimentichiamo il sacrificio degli attaccanti che assieme ad una mediana molto giovane hanno aiutato a filtrare le avanches gialloblu. Vittoria di squadra nella quale c'è lo zampino del mister che ci ha trasmesso grande tranquillità: l'Ufm non è mai morta, qualche passo falso e qualche "incomprensione" non hanno minimamente intaccato gruppo e spogliatoio». Al termine delle ostilità il grande ex Totò Acampora ritorna a tifare biancazzurro: «l'Ufm è arrivata a Belluno con la spregiudicatezza di chi non ha nulla da perdere e ha raccolto tre punti che a mio avviso valgono doppio poichè decimati dalle squalifiche: voglia, fame, grinta del collettivo fanno la differenza».

Matteo Marega

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