Il Torino vuole Granoche, vale tre milioni di euro

Ma il bomber sudamericano piace anche a Lazio, Atalanta, Palermo e ad alcuni club inglesi
TRIESTE
Nessuno lo conosceva quando lo scorso luglio è sbarcato in Italia, ora invece ci sono già tre o quattro tre club di serie A che lo inseguono. L’uruguaiano Pablo Granoche, classe ’83, ha tutti i requisiti per diventare uno dei protagonisti del mercato di gennaio. Le gesta del vicecapocannoniere della serie B, con le sue nove reti messe a segno (due sole su rigore), non sono passate inosservate. Torino in primis, e poi anche Lazio, Chievo e Atalanta gli hanno sguinzagliato dietro i loro osservatori. Secondo gli ultimi rumors, anche il presidente del Palermo Zamparini sarebbe pronto a fare una maxi offerta pur di avere una valida alternativa al brasiliano Amauri. E poi ci sono le società inglesi, più di una anche se non di primo piano. Il gioco molto fisico di Granoche ben si attaglia alla Premiere League.


Il centravanti sudamericano, però, piace soprattutto al presidente del Toro Urbano Cairo, il quale si è lasciato presto sedurre da quel ragazzo che in area si butta su ogni pallone senza paura. Grazie ai suoi gol, il valore del punteros è ormai almeno triplicato. In questo momento si aggira sui 2,5-3 milioni di euro. Stefano Fantinel neanche un mese fa ha detto di averlo pagato un milione di euro, una cifra che però ha lasciato sbigottiti gli addeti ai lavori. Probabilmente tutta l’operazione, compreso il pagamento di agenti e procuratori e l’opzione di altri giovani, può essere costata una cifra così alta. In realtà per il solo Granoche l’Unione avrebbe sborsato una cifra inferiore ai 500 mila euro. Un centravanti che va a segno anche in una squadra in avaria che naviga nelle posizioni basse della classifica desta ancora più interesse.


Se da una parte può fare piacere che un giocatore alabardato sia diventato l’oggetto del desiderio di società di serie A, dall’altra i tifosi della Triestina sono terrorizzati di fronte all’eventualità di perderlo a gennaio. In una stagione per ora così avara di soddisfazioni Pablo rappresenta l’unica consolazione. E’ già diventato il nuovo idolo della curva non solo perchè va facilmente a segno ma anche perchè ogni partita si batte come un guerriero. Il pubblico del Rocco va pazzo per quei calciatori che vanno a caccia del pallone dal primo all’ultimo minuto. Il responbabile della comunicazione della Triestina Marco Cernaz cerca di rassicurare i tifosi confermando quanto Fantinel ha già detto poco tempo fa: «I tifosi possono stare tranquilli. Granoche è un patrimonio della società che deve essere ulteriormente valorizzato. Deve maturare in pace e perciò non si muoverà da Trieste. Ci sta dando una grande mano e questo è anche l’ambiente ideale per farlo crescere. Non cambieremo idea nemmeno di fronte a una maxi offerta».


Il centravanti, insomma, non se ne andrà prima del prossimo giugno. Al limite la Triestina potrebbe cederne la comproprietà tenendolo però fino alla fine del campionato. La sua cessione diventerebbe accettabile solo se con i soldi incassati i Fantinel prenderebbero tre o quattro buoni giocatori per rinforzare una squadra che in questo momento ha problemi (seppure di varia natura) un po’ in tutti i reparti. Ad Amilcare Berti non portò bene tenersi stretto Moscardelli. A gennaio lo volevano tutti ma dopo un disastroso girone di ritorno i suoi estimatori si volatilizzarono e il suo valore si dimezzò. Intanto Pablo deve ancora migliorarsi sotto il profilo tecnico, tatticamente ha già fatto notevoli progressi da quando è in Italia. Ma deve difendere meglio il pallone per imporsi anche nella serie maggiore. Qualche gol, tuttavia, lo segnerebbe anche in A sia perchè in area è un vero rapace capace di catturare tutte le palle vaganti sia perchè non tutte la squadre hanno fenomeni in difesa. Finora nè Torino nè Lazio nè Atalanta hanno fatto passi ufficiali. Siamo alle prime schermaglie. L’interessamento comunque c’è. Tutti metterebbero sul piatto una buona cifra unita a una contropartita tecnica.


C’è ancora tempo per riflettere, intanto tengono sotto osservazione il puledrone uruguagio. L’importante è che lui continui a segnare sia per far decollare la squadra sia per alzare ancora le quotazioni sul mercato.

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