Il Trieste Calcio rimedia solo un pari in casa con l’Aurora

TRIESTE. Un punto casalingo per il Trieste Calcio, poco più del classico brodino. Esce ancora il segno x per i lupi di San Sergio, l'ottavo della stagione, risultato che questa volta non soddisfa al meglio le aspettative e che rischia inoltre di incrinare l'assetto interno.
L'Aurora fa la sua degna partita da formato trasferta, i triestini non mordono abbastanza, peccano a volte sul piano della lucidità e devono ringraziare la stoccata del giovane Trevisan, classe 1999, lanciato nella mischia da Saina, che azzecca così la mossa del pareggio a un quarto d'ora dalla fine. Non basterà per gioire del tutto.
Gara caratterizzata comunque da una discreta partenza del Trieste Calcio, che già attorno al minuto 11 reclama un rigore per un contatto in area subito da Sucevic.
Una manciata di minuti più tardi e ancora qualche segnale da parte dei lupetti, con la combinazione Paliaga-Stanic, sfociata con un tiro fuori dallo specchio.
L'Aurora non resta a guardare, anzi. Al 22’ fa le prove generali del vantaggio, con il tiro di Puddu murato in tempo da Pichel, e un minuto più tardi trova la rete, grazie a Lodolo, lasciato quasi in solitudine e autore di un diagonale chirurgico vincente.
La reazione non si fa attendere. Scocca la mezz'ora e il Trieste Calcio approda al pareggio, con un diagonale velenoso sfornato da Paliaga, ben servito da un lancio di Venturini.
Non c'è troppo tempo per gioire e infatti gli ospiti ritrovano la rete poco prima della fine della prima frazione. Topica a centrocampo dei triestini, pallone perso banalmente, nessun fallo tattico per tamponare l'azione e il cuoio arriva a Puddu per la deviazione ravvicinata.
L'Aurora sente odor di impresa e prova a spingere in avvio di ripresa. È di Lodolo il colpo di testa al 6’ che chiama in causa i riflessi di Jugovac, provvidenziale.
Servirebbe un’invenzione, e a regalarla è Trevisan, bravo a sfruttare gli sviluppi di un corner a una decina di minuti dalla fine. Poi non succede più nulla. Un punto ben accettato dall'Aurora, mal metabolizzato dai triestini.
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