Juve-Roma, una sfida sulle montagne russe

ROMA. Dagli altari alla polvere e viceversa. Roma e Juve, che incrociano i guantoni nel posticipo di domenica sera, sono reduci dalle montagne russe di una stagione agli antipodi, che certifica come nel calcio tutto è transitorio e ribaltabile. La Juve mostra orgogliosa la sua cavalcata imperiosa di dieci successi di fila in campionato, impreziosita dal turno passato in Champions e dalla semifinale in Coppa Italia conquistata ieri violando l'Olimpico, massimo risultato col minimo sforzo e firma dell'ex Lichtsteiner.
Tutto sembra ora sfumato e quasi irreale, ma l'inizio bianconero è stato disastroso trovando la controprova proprio contro i giallorossi di Garcia, vittoriosi 2-1 con sigillo di Dzeko, il goleador ricco e famoso che sembrava destinato a una stagione boom. Invece la Juve ha continuato per un po’ a deragliare, ma poi Allegri ha trovato il bandolo della matassa rimettendo in carreggiata gla squadra: sembrava comunque una stagione di transizione e invece la rimonta ha assunto le dimensioni di una marcia trionfale, e ora solo il Napoli sembra in grado di contenderle il quinto scudetto consecutivo.
Destino opposto per la Roma che Garcia e un mercato di colpi in attacco sembravano avere trasformato nella favorita della stagione. Invece qualche scricchiolio sinistro qua e là, la disfatta di Barcellona e una serie interminabile di pareggi hanno portato a una crisi da cui non è ancora uscita. Garcia è andato via da signore ma avendo fallito il salto di qualità dopo due stagioni comunque positive. Al suo posto è tornato un medico amico, conoscitore dell'ambiente come Luciano Spalletti che ha bisogno di tempo per rimettere in sesto la macchina giallorossa.
Sarà un derby tra due allenatori toscani nati a 80 km di distanza, quelli che separano Livorno da Certaldo, che vede la Juve nettamente favorita. Ma la storia, la rivalità, l'orgoglio dei giallorossi convincono Allegri e la squadra ad andarci coi piedi di piombo nell'affrontare la sfida. Non a caso la Roma con le squadre che la precedono in classifica ha ottenuto due vittorie, un pari e una sola sconfitta, peraltro un po’ sfortunata, con l'Inter. Il problema di Spalletti sarà quello di assestare , in attesa degli aggiustamenti di mercato, una fase difensiva incerta riposizionando i compiti dei quattro pilastri De Rossi, Pjanic, Nainggolan e Florenzi. La Juve invece gioca sul velluto, tutto ora le riesce facile anche grazie alle perle di Dybala, il talento argentino sbocciato anche ad alti livelli dopo la splendida gavetta di Palermo. E allora sarà un po’ il duello anomalo tra lui e Dzeko una delle chiavi della partita visto che il bosniaco non riesce a capitalizzare tutte le occasioni che gli capitano.
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