Juventina, un 2018 positivo ma una bella dose di sfortuna

«Pensavamo di aver pagato un dazio sufficiente alla sfortuna nella scorsa stagione, e invece dovremo essere bravi a stringere i denti anche quest'anno».
Non può nascondere un pizzico di disappunto e preoccupazione, il presidente della Juventina Marco Kerpan, nello scattare una fotografia del momento della sua squadra al giro di boa della stagione in Eccellenza al termine di un 2018 comunque ampiamente positivo. Un anno che ha visto lo storico ritorno nella “Serie A dei dilettanti” dei biancorossi guidati da mister Nicola Sepulcri, che anche per l'impresa centrata nei play-off dello scorso campionato di Promozione nei giorni scorsi sono stati premiati dal Coni sloveno e dai media della minoranza slovena in Italia tra le formazioni protagoniste degli ultimi dodici mesi.
«Sarebbe assurdo non dire che il 2018 rimarrà nei nostri cuori e tra le pagine più belle del libro della storia della Juventina – dice Kerpan -. Abbiamo ottenuto la promozione in Eccellenza che tanto volevamo e che avevamo mancato anche per un pizzico di sfortuna dopo averla sfiorata ripetutamente nelle stagioni precedenti. E poi abbiamo tenuto anche nella prima metà di questa stagione un rendimento positivo. Il tutto intraprendendo anche un percorso nuovo, complesso e importante fuori dal campo, visto che abbiamo cambiato molte cose in seno alla società e abbiamo rinnovato profondamente la rosa guardando al futuro».
Sul campo la Juventina ha sostanzialmente rispettato programmi e previsioni della vigilia, sino a questo momento, chiudendo il girone d'andata sopra la zona play-out con 19 punti, e facendo capire di poter giocare a testa alta praticamente contro qualunque avversario. Nonostante questo però il momento biancorosso resta delicato, sia per una classifica comunque cortissima e affatto tranquilla, sia soprattutto per i tanti problemi di formazione con i quali deve fare i conti mister Sepulcri.
«Anche quest'anno la fortuna ci ha voltato le spalle, e abbiamo perso giocatori fondamentali – dice Kerpan -. Prima Dornik per motivi di lavoro, poi Popovic per problemi fisici, hanno chiuso la stagione, e così la squadra ha perso due autentiche colonne. Se ci aggiungiamo che Tano è stato assente per mesi e non ha ancora potuto trovare la condizione, il quadro è completo. Ci mancano un po' di gol (la Juventina ha il peggior attacco del torneo assieme al Lignano, con soli 12 gol segnati in 15 partite. ndr) e soprattutto un po' di esperienza, ma siamo convinti che la salvezza sia ampiamente alla nostra portata. Il mercato invernale non ci ha offerto le possibilità che speravamo, e per il momento non arriva nessuno».
Intanto però Kerpan e la Juventina si coccolano i loro tanti giovani di talento. «Sono uno degli aspetti più positivi di questa prima parte di stagione – dice il presidente -, e continueremo a puntare su di loro».—
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