Ko tecnico dopo sei minuti E Tuiach perde il titolo di campione dei massimi

Fabio Tuiach perde il titolo, Luca Maccaroni ritrova lo slancio, Michele Broili interrompe l’imbattibilità. Questo il bilancio della boxe professionistica triestina nel fine settimana, di scena tra i teatri di Montichiari, nel Bresciano, e al PalaTrieste Allianz Dome.
In primo piano la sconfitta di Fabio Tuiach contro l’avezzanese 36enne Ivan Di Berardino, battuta d’arresto per knock-out tecnico alla seconda ripresa che costa al triestino il titolo italiano dei pesi massimi.
Fatale l’avvio del match per Tuiach, subito in difficoltà sull’incalzare dello sfidante, una pressione che ha indotto l’arbitro ad archiviare ben presto l’incontro: «Ero lucido, potevo continuare - assicura Tuiach - lo stop dell’arbitro è stato decisamente prematuro, potevo assolutamente tornare in gara. Ritirarmi? No, non ci penso proprio, voglio fare ancora pugilato al di là delle mire per un titolo».
Altro clima invece al PalaTrieste Allianz Dome, dove è andata in scena una delle migliori riunioni multisciplinari da ring degli ultimi tempi, corredata da due schermi giganti e soprattutto atleti di valore. La boxe ha fatto la sua parte e ha visto il ritorno al successo di Luca Maccaroni (64 kg), abile a regolare ai punti il vivace Ivcic.
L’allievo di Adriano Krapez ha palesato maggior tecnica e precisione e non è caduto nella trappola di una boxe da bagarre ideata dall’avversario bosniaco.
Note dolenti invece per Michele Broili (59 kg), sconfitto senza appelli ai punti da Dimitrovic.
Il pugile triestino non si discute per tenuta atletica e tempra ma ha sbagliato totalmente l’approccio, forse anche mentale, facendosi bucare più volte dal gancio del bosniaco, con tanto di conteggio al secondo round; una sconfitta da cui apprendere e ripartire.
Eccellenti le altre sfide in cartellone, giocate tra K1 e MMA e due i protagonisti assoluti. Vedi il siciliano Samperi (K1), un “figlio d'arte” di diciotto anni che batte l’imolese Galasso denotando tecnica, determinazione, futuro.
E poi l’asso russo Tuinov, una scheggia da vero fuoriclasse, vincitore nei 71 kg (K1) contro un avversario tosto come il lituano Naurascas. —
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