La Juve sfiora il baratro ma poi batte l’Olympiacos

In vantaggio con Pirlo, subito raggiunta e poi anche superata, ha ribaltato l’esito del match in un minuto con Llorente e Pogba. E Vidal nel finale ha fallito un rigore
Juventus' Fernando Llorente jubilates after scoring the goal during the Uefa Champions League soccer match Juventus FC vs Olympiacos Piraeus FC at Juventus Stadium in Turin, Italy, 04 November 2014. ANSA/ANDREA DI MARCO
Juventus' Fernando Llorente jubilates after scoring the goal during the Uefa Champions League soccer match Juventus FC vs Olympiacos Piraeus FC at Juventus Stadium in Turin, Italy, 04 November 2014. ANSA/ANDREA DI MARCO

TORINO. Soffrendo, ma con merito, la Juventus si aggiudica lo “spareggio” dello Stadium con l’Olympiacos per 3-2 e si rilancia in Champions League dopo due sconfitte esterne di fila. E proprio all’ultimo respiro manca il vero match point, quello che avrebbe dato ai bianconeri il vantaggio nella differenza reti negli scontri diretti, con Vidal che si fa deviare sulla traversa da Roberto un calcio di rigore. Sotto il diluvio Pogba (decisivo) ci prova dopo 12’ ma Roberto, eroe dell’andata, para facile; ben più pericoloso Marchisio, che costringe il portiere spagnolo alla deviazione in corner. Ma il capolavoro lo realizza il solito Pirlo: al 21’ la sua punizione s’infila all’incrocio dei pali. Dura poco però la gioia dello Stadium: Buffon regala un angolo all’Olympiacos, Botia anticipa Chiellini sul cross di Dominguez e per la Juve è tutto da rifare. L’occasionissima per tornare avanti l’avrebbe Morata che, servito da Tevez, si fa rimontare in extremis da Abidal e spreca. La difesa a 4 disposta da Allegri non può dormire sonni tranquilli perchè l’Olympiacos, con Afellay e Dominguez schierati dietro Mitroglu (in panchina Kasami, match winner di Atene), parte veloce in contropiede (35’); è bianconera però l’ultima chance prima dell’intervallo, ma Pogba sbaglia il destro.

Al rientro, gran contropiede di Tevez e scarico per Vidal che anzichè tirare crossa favorendo l’uscita di Roberto con la complicità di Abidal. Entra Llorente per Morata, ma al 16’ cala il gelo perchè N’Dinga, sul tocco di Maniatis, non lascia scampo a Buffon: avanti i greci. È però la scossa. Tra il 20’ e il 22’ la Juve ribalta il risultato: prima con un po’ di fortuna, perchè Roberto devia nella propria porta il colpo di testa di Llorente respinto dal palo; poi con la caparbietà di Pogba, che opera il sorpasso con un destro secco dal limite: 3-2 e Allegri respira. Dentro Padoin per l’acciaccato Marchisio, la Juve rischia grosso quando Elabdellaoui quasi indovina l’angolino, mentre Llorente (due volte), Tevez e il neoentrato Pereyra mancano il 4-2. Al 94’ Vidal fallisce il rigore che avrebbe messo la Juve in posizione di vantaggio sui greci in caso di arrivo a pari punti. Ma per come si era messa, va bene così.

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