La passione del “Poz” Gioca per divertirsi nella Lega di Ibiza

«Sia chiaro: non è il mio ritorno agonistico. Il problema è che non ci sto a perdere». E al debutto segna 47 punti
TRIESTE. «Sia chiaro: non si tratta del mio ritorno agonistico». Gianmarco Pozzecco, da Formentera, la scorsa estate aveva annunciato l’intenzione di prendersi un anno sabbatico dopo la fine dell’esperienza da assistent coach al Cedevita. Ma un paio di mesi senza basket sono duri da passare. E così, potenza del web, ecco le immagini del “Poz” nuovamente in canottiera e calzoncini e mica finisce qui: Mvp della partita con 47 punti. Il contesto: la Lega cestistica di Ibiza.


Mario Boni e Roberto Bullara sono over 50 e continuano a giocare. Non è che ha ripreso pure il “Poz” che, in fondo, con i suoi 45 anni al confronto è un giovanotto?


Non è un ritorno vero, gioco per divertirmi. La Liga è una sorta di campionato delle Baleari ma in realtà giochiamo tra Ibiza e Formentera perchè sono raggiungibili facilmente via traghetto. Arrivare a Palma di Maiorca sarebbe invece una “locura”, come dicono da queste parti. Una follia, dovremmo spostarci anche in aereo...Non fatevi ingannare dalle cartine


Il livello com’è?


Dilettantistico. Credo di poterlo paragonare al torneo Uisp di Udine dove gioca mio fratello Gianluca. Le squadre sono un mix di pazzi del basket che vivono qui: ho tra i compagni un argentino, un uruguayano...


Debutto scoppiettante.


Non ce la faccio a giocare alla De Coubertin. Anche al campetto io voglio vincere. Ci sono comunque due punti in palio? Bene, io ci provo. Una volta Boscia Tanjevic disse che sono un !maniaco” del basket. Ci sta. Vivo la pallacanestro a modo mio. Che poi non è nemmeno il modo mio: non ho mai nascosto che quello che so l’ho imparato da Tullio Micol...


A quando la prossima partita?


Ehi, calma...


Perchè? Dopo ’sto esordio squillante...


Ma non ho ancora capito che ho superato i quaranta e non posso metterla sul piano fisico con gente che ha la metà della mia età. Va bene l’aspetto ludico, ma alla fine della partita non ne avevo proprio più.


Accertato che quella nella Liga Ibizabasketball non sè una vera rentreè agonistica, a quando quella su una panchina?


Resto dell’idea che sarebbe meglio un’esperienza europea. Vivo in Spagna e mi piacerebbe provare qui. In Italia qualcuno ha pensato a me ma cerco situazioni che mi convincono. Non credo agli uomini per tutti i luoghi e tutte le stagioni. Ci sono tecnici che danno il meglio solo in certi contesti e in team con certe caratteristiche. Vorrei “sentire” la squadra e capire la strada che potremmo fare insieme.


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