La Pro Gorizia non ce la fa a uscire dal tunnel

GORIZIA. «Si potrebbe tranquillamente copiare gli articoli delle ultime partite...».
Il commento di mister Enrico Coceani è laconico: sembra incredibile, infatti, ma è successo ancora, per l'ennesima volta. La sua Pro Gorizia sul campo dell'Ol3 ha creato diverse occasioni, fallendole clamorosamente tutte, per venire poi punita all'ultimo giro di orologio su una delle ripartenze avversarie. E' un 1-0 che fa male, dunque, perché sembra proprio che la Pro sia rimasta vittima di un incantesimo, e non c'è principe... biancazzurro in grado di darle il bacio con cui svegliarsi da questo incubo. Per i goriziani è la terza sconfitta consecutiva: 270 minuti nei quali Bozic e compagni hanno incassato 8 reti segnandone zero nonostante la grande mole di gioco costruita. Segno che là davanti c'è una vera e propria maledizione in area di rigore avversaria, anche perché allargando lo spettro di analisi all'intero girone di ritorno, i gol segnati sono stati appena 7 in 8 partite: una media di meno uno a match, peggiorata indubbiamente dalle ultime tre deficitarie uscite. "Che dire - allarga le braccia il ds Inglese - stavolta abbiamo forse creato qualcosa in meno rispetto alle precedenti partite, ed il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio: l'Ol3 si è dimostrata una squadra ben messa in campo, composta da ottimi giovani. Se però fosse stato un altro sport in cui si decide il vincitore ai punti, allora credo che avremmo meritato maggiormente noi. Ma come tante altre volte quest'anno, non riusciamo a concretizzare. E anche questa volta, purtroppo, nei minuti finali c'è stata la beffa del gol che ha premiato i nostri avversari. Davvero incredibile, ma non dobbiamo perderci d'animo: ora abbiamo due partite abbordabili contro San Giovanni e Primorec. Nulla è perduto in chiave playoff se riusciremo a portare a casa 6 punti da questi due impegni. Certo è che non possiamo più permetterci passi falsi, perché davanti stanno tutte correndo e nessuno si ferma ad aspettarci". Fondamentale, in questo senso, sarà il ritorno al gol: i vari Pillon, Selva, Bozic e Becirevic (ma non solo loro) sono urgentemente chiamati a risolvere il problema.
Matteo Femia
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