La Triestina aspetta i sì da Maracchi e Malomo
TRIESTE La Triestina cerca di stringere i tempi per due dei suoi principali obiettivi di mercato. Federico Maracchi e Alessandro Malomo non sono certo due nomi nuovi sul taccuino alabardato, se ne parla ormai da qualche settimana, ma adesso che inizia la sessione di mercato vera e propria Milanese sta accentuando il pressing nei confronti di due tasselli che sarebbero fondamentali per la nuova Unione da affidare a Pavanel. Le due operazioni, infatti, permetterebbero di fornire innesti di qualità e soprattutto con grande esperienza della categoria in due ruoli cruciali, quello di mezzala e di difensore centrale.
Per quanto riguarda Maracchi, il mulo triestino tornerebbe volentieri a casa dopo aver girato l’Italia per un decennio. Anzi, la volontà del giocatore c’è, l’accordo con la Triestina pure e le insidie portate da Pordenone e Vicenza sembrano ormai lontane: l’unico, ma non indifferente, problema è che il centrocampista è ancora sotto contratto con il Trapani, che nonostante vari problemi societari ha presentato comunque domanda di iscrizione al prossimo campionato e potrebbe essere prossimo a un passaggio di proprietà. Bisognerà dunque lavorare per liberare il giocatore e rompere il vincolo che lo lega al Trapani. Cosa che potrebbe essere favorita appunto dalla particolare situazione del club siciliano, ma che ovviamente non è così scontata. C’è comunque un certo ottimismo sul fatto che l’affare possa andare in porto e Maracchi possa arrivare in alabardato.
Quanto a Malomo, come noto il giocatore è convinto di giocarsi le sue chances in serie B e pertanto sarebbe deciso a partire in ritiro con il Venezia, società che ne detiene il cartellino e alla quale è rientrato dopo il prestito dell’ultima stagione al Vicenza. Ma il pressing di Milanese forse sta facendo breccia nel giocatore: l’offerta di un triennale e le ambizioni del progetto alabardato, potrebbero anche aprire un varco nelle decisioni e nei dubbi del giocatore. Di certo, l’amministratore unico alabardato non vorrebbe andare troppo per le lunghe ed è deciso a chiudere presto la questione, anche per non andare in ritiro ancora con questo dubbio. Pertanto si sta già guardando in giro per eventuali altre soluzioni e ha sul taccuino altri nomi nel caso l’affare Malomo non andasse in porto. —
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