La Triestina chiede rispetto: esposto ufficiale a Figc, Lega e Arbitri

L’au Milanese: «Manderò il dossier a tutti. Non voglio che un giorno qualcuno osservi che non mi sono mai lamentato»
Mauro Milanese
Mauro Milanese

TRIESTE. Passano i giorni ma la rabbia di Mauro Milanese, comprensibilmente, non è ancora sbollita. Dopo la lunga nota ufficiale emessa a mente fredda domenica, tre giorni dopo la partita di Potenza, nella quale l’amministratore unico della Triestina chiede rispetto ed elenca una serie di torti subiti dall’Unione, Milanese ora pigia l’acceleratore sull’esposto ufficiale.

«Lo stiamo preparando nei dettagli – conferma l’ad alabardato – e lo manderemo a tutti, Figc, Lega calcio e agli arbitri. Per questi ultimi credo sia anche utile per migliorarli: si fanno tante riunioni con loro per cercare di fare meglio, quindi è bene che si guardino proprio le partite in cui si è sotto pressione, quelle di play-off e play-out, che possono condannare le società a mancate promozioni o a retrocessioni. Destini che possono significare ingenti danni economici, in qualche caso addirittura fallimenti, e in ogni caso decretano la storia e il futuro di una società sportiva. Come ho detto, l’esposto va anche a Figc e Lega: non voglio che poi mi si dica che non ho mai detto niente e non ho portato nulla di documentato».

Il rigore non fischiato per la palese spinta su Procaccio, è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Gli episodi dello scorso anno contro il Pisa (la società alabardata, a corredo della nota ufficiale, ieri sulla sua pagina Facebook ha pubblicato il video con gli episodi della finale 2019/20 e della scorsa settimana a Potenza), bruciano ancora molto: «Non può essere normale non dare certi rigori – continua Milanese – qui non si tratta di un fuorigioco di un centimetro o di una interpretazione dubbia di un fallo, qui ci sono delle mani addosso che non si possono non vedere. Certo, superato il Potenza sarebbe stata ancora lunga, ma se penso allo scorso anno con il Pisa c’erano altri tre episodi da rigore: impossibile non vederne nessuno, e se ne fischia solo uno nel finale, eravamo già in serie B».

A questo punto, visto che in serie A, anche se non mancano certo le discussioni, qualcosa si è risolto, Milanese lancia la proposta del Var per certi tipi di partite: «Almeno per le sfide importanti e decisive, dico play-off e play-out dove ci si gioca una promozione o una retrocessione, mettiamo il Var. Lo so che il Var ha certe spese di organizzazione, ma visto che in queste sfide ci si giocano tanti milioni di euro, obiettivi che cambiano la storia delle società e si rischiano disastri economici, sarebbe giusto metterlo. In fondo noi chiediamo quello che con il Var avremmo ottenuto. E poi non dimentico altre cose: l’espulsione di Giorico a Bressanone quando il secondo giallo non era nemmeno fallo, oppure le tante persone che a Potenza erano attorno alla nostra panchina ad accerchiare e offendere».

Milanese conferma anche che tra un anno ci sarà una seria riflessione da fare con il presidente Biasin, soprattutto se si dovessero ripetere certi casi: «Io chiedo rispetto e non voglio che certe cose si ripetano. Io non credo alle coincidenze, anzi dico che nel calcio le coincidenze non esistono. E non si può continuare a buttare via soldi per poi venire trattati in questo modo. Non me la sento di continuare a chiedere milioni per poi venire bloccati così, bisogna porsi un limite. Vediamo come andrà il prossimo anno, poi parleremo perché per quanto mi riguarda sono stufo di queste cose. Poi Mario potrà dire se si va avanti, se si rilancia oppure no. Ma intanto vediamo come va quest’anno».

Intanto c’è anche da cominciare a preparare la prossima stagione. E il primo tassello andrà al suo posto in questi giorni: in settimana, infatti, dovrebbe arrivare anche l’ufficialità della riconferma di Carmine Gautieri sulla panchina dell’Unione. 

 

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