L’Unione 2012 non presenta la nuova fidejussione Resta solo la dead line del 29

TRIESTE. Anche il controllo intermedio ha dato esito negativo e il countdown per il possibile fallimento dell’Unione 2012 segna già il meno 13. Tanti sono i giorni che mancano all’udienza fissata per venerdì 29 gennaio, termine che non è in alcun modo ulteriormente prorogabile. Il pit stop, anch’esso mancato, è quello di ieri data entro la quale l’imprenditore trevigiano Silvano Favarato che aspira ad acquistare la Triestina calcio avrebbe dovuto presentare una fidejussione «emessa da un primario istituto bancario o assicurativo» in sostituzione della precedente che faceva riferimento alla Icir spa di Roma, società di intermediazione finanziaria che Banca d’Italia ha bollato come non abilitata al rilascio di garanzie.
Bocciato ancor prima sotto questo aspetto anche dal commissario nominato dal Tribunale, Giuseppe Alessio Vernì, Favarato non si era scomposto e dinanzi allo stesso Vernì il 7 gennaio scorso aveva affermato: «Presenterò in tempo una nuova fidejussione valida sotto ogni aspetto». Fino a ieri però ciò non è avvenuto. Anzi, l’imprenditore veneto sarebbe stato addirittura nuovamente sollecitato a farlo, ma nemmeno quest’ulteriore invito ha dato frutto.
Anche se la fiducia scema di giorno in giorno, non tutto è perduto perché come il commissario ha più volte ripetuto «la fidejussione assumerà rilevanza di garanzia solo al momento della presentazione del piano di concordato prevista per il 29 gennaio». Da fonte commissariale viene intanto rilevato che «il commissario in strettissimo contatto con gli organi del tribunale sta monitorando quotidianamente i vari aspetti molto articolati connessi alla presentazione del piano che dovrà essere inderogabilmente presentato entro il 29 gennaio e obbligatoriamente accompagnato dalla fidejussione emanata da primario istituto bancario o assicurativo». Se mancherà uno di questi due elementi il Tribunale prenderà gli opportuni provvedimenti che difficilmente potranno essere qualcosa di diverso dal fallimento dato che una richiesta in questo senso dovrebbe arrivare se non dai creditori dal rappresentante della Procura. Cosa che non si era verificata nell’occasione precedente perché all’udienza del 17 dicembre il legale di Favarato aveva ribadito l’istanza di proroga e con provvedimento del 18 dicembre il Tribunale che è presieduto dal giudice Riccardo Merluzzi, considerato che allo stato non risultavano coltivate istanze di fallimento aveva concesso la proroga prevista dalla legge fino al 29 gennaio.
Sarebbe sbagliato però ora anche dedurre che la situazione sia in fase di totale stallo e che Favarato e con lui l’Unione 2012 siano già ben inoltrati in un vicolo cieco.
Il commissario lascia intendere che quotidianamente qualche nodo viene sbrogliato e qualche situazione si sta risolvendo. Ieri mattina oltretutto lo stesso Vernì si è incontrato con l’assessore comunale Edi Kraus che ha la delega allo Sport oltre a quella allo Sviluppo economico ed è stato fatto il punto sugli adempimenti e le scadenze economiche che l’Unione 2012 deve rispettare anche nei confronti del Comune per poter andare avanti. La prossima partita casalinga della Triestina è fissata appena per domenica 24 gennaio, ma in quella data non si saprà ancora se l’Unione 2012 si sarà salvata perlomeno come società, mentre è incerta anche la sorte della squadra che lotta per non retrocedere.
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