L’Unione cade a Dro Salvezza in salita

Doppietta di Amassoka stende gli alabardati in gol con Giordani
Di Ciro Esposito
Bonaventura Monfalcone-17.04.2016 Calcio-Ufm-Este-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-17.04.2016 Calcio-Ufm-Este-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

In Trentino piove sul campo e sull’Alabarda. Qui l’anno scorso in extremis l’Unione riuscì ad evitare l’Eccellenza. Qui la Triestina, a distanza di quasi un anno, si è fatta male. E ora rischia grosso. Cioè di affrontare quantomeno i play-out. La squadra di Bordin contro il Dro doveva evitare assolutamente di perdere. E invece alla fine nello spogliatoio di casa urla di gioia per una salvezza quasi centrata e musi lunghi invece sotto la doccia alabardata. Il 2-1 è un risultato troppo pesante per quanto visto sul campo. Ma è un punteggio meritato per Piscopo e compagni: incapaci di concretizzare in una buona prima parte di gara, apatici a inizio ripresa, tardivi nella reazione al 2-0 e infine incapaci dell’assalto finale anche a causa di un’espulsione di Andjelkovic davvero sciagurata. Il Dro ha giocato chiuso e con umiltà. Negli ultimi anni era stato il centravanti Cicuttini a punire i triestini. Ora ci ha pensato Amassoka uno che da giovane ha giocato con Etoo’. Un giocatore che la Triestina non ha. Ma questo lo si sapeva. L’Unione non solo ha perso contro una diretta concorrente ma ora è terz’ultima con il Giorgione. Ma il fatto più preoccupante è che sul terreno gli alabardati sono stati approssimativi e per lunghi tratti senza quella cattiveria che serve a chi deve salvarsi in extremis. In questa trasferta sono stati trattati da Milanese e Bordin come professionisti. Ebbene i ragazzi devono svegliarsi e presto.

Il tecnico alabardato propone il solito 4-3-3. L’unica vera novità è l’utilizzo di Monti in regia al posto di Spadari. È la Triestina a fare la partita come vuole il suo tecnico e arrivano tre buone occasioni. Una inzuccata di Andjelkovic su corner di Monti (2’) viene ben deviata da Chimini, mentre Giodani si fa respingere una bordata da buona posizione. Ma proprio lo stesso centravanti è impreciso di testa al 20’: ottimo lo stacco, direzione da dimenticare. Fosse stato gol la musica sarebbe cambiata. Anche perché i padroni di casa, dopo l’uscita per infortunio di Timpone si difendono in cinque. Risultato nessuna conclusione nella porta di Vezzani ma al 45’ i locali trovano la chance giusta. Dalla Riva è impreparato a sinistra e Grossi fugge sul fondo. Ottimo il cross in area per Amassoka e rete siglata con lucidità e precisione. Doccia fredda per gli alabardati come se non bastasse l’acqua dal cielo. Nella ripresa la Triestina tentenna. Muzzi gioca a destra e Cuppone a sinistra (come da metà primo tempo). Di Dionisio entra per uno stanco Monti. E l’Unione si prende il raddoppio. Punizione dal limite calciata da Kostadinovic palla respinta ma che si impenna in area e Amassoka la mette dentro (13’). Situazione davvero complicata ma gli alabardati un po’ si scuotono. Abrefah non è lesto da buona posizione ma, su corner di Cuppone, Giordani trova l’incornata giusta al 19’. Ci sarebbe il tempo per rimontare ma gli alabardati sono poco precisi. Bordin si gioca la carta Bradaschia per un finale da assalto. Ma al 35’ Andjelkovic sgomita in area. A farne le spese Ischia insanguinato ma soprattutto il centrale di Bordin allontanato dall’arbitro. In dieci l’impresa diventa quasi impossibile. Il Dro si chiude bene e riparte con Proch. Fine della contesa. Fine delle speranza per quella cinquantina di tifosi tornati a seguire la squadra proprio dove l’avevano lasciata. Domenica c’è l’Ufm. Quella è una partita da dentro o fuori. La Triestina se vuole restare in serie D non può permettersi errori.

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