Pallacanestro Trieste conquista due punti “sudati” con l’Orzinuovi

Alla fine, però, quello che conta è vincere. E questo arriva, con un bel finale di Brooks, la freddezza di Filloy e i minuti più convincenti della serata di Ruzzier e Candussi.

Roberto Degrassi

TRIESTE. Presentando il campionato qualcuno il gm Arcieri e coach Christian avevano anticipato: «L’importante è vincere, capiterà di conquistare anche due punti sporchi in brutte gare». Poteva essere un’eventualità remota ma è diventata subito realtà. I primi due punti del campionato biancorosso sono sudati, sudatissimi contro una Orzinuovi presentatasi con uno straniero in meno.

Incontro a strappi, con percentuali pessime da tre per tre quarti del match, con un gioco contratto, vivendo di sprazzi. Difficile vedere nella stessa sera una squadra incassare un break di 15-1 in casa e nel parziale successivo segnare 20 punti in quattro minuti. Così come è singolare che un tem da 10-titolari-10 per un tempo si regga essenzialmente su un solo terminale, Reyes. Alla fine, però, quello che conta è vincere. E questo arriva, con un bel finale di Brooks, la freddezza di Filloy e i minuti più convincenti della serata di Ruzzier e Candussi.

Trieste parte con Ruzzier, Brooks, Deangeli, Reyes e Candussi. Avvio nervoso, il primo canestro è un gioco da tre del lombardo Brown. Se il più emozionato sembra Candussi, quello che si cala subito nel match è Reyes, 7 punti in sei minuti. A metà parziale coach Christian ha già ruotato 9 uomini. Dentro Filloy, Ferrero e Campogrande per potenziare la pericolosità da tre punti. A metterla dai 6,75 però è Orzinuovi (8’ 11-14). Finalmente rompe il ghiaccio Michi Ruzzier a quarto quasi concluso, al 10’ parità a 14.

Di tutt’altro timbro l’avvio del secondo parziale con Trieste che sbloccatasi aumenta i giri, 8-0 con Reyes già in doppia cifra. Al 12’ comincia anche il campionato di Stefano Bossi, mentre i biancorossi allungano (28-17). Ma Orzinuovi non è ancora alla corda, anzi. Controbreak di 10-0 lombardo (28-27) che in transizione fanno più male di Trieste. E gli avversari insistono, colpendo dal perimetro e sorpassando (29-32, parziale dolorosissimo di 1-15) contro una Trieste in inattesa, clamorosa difficoltà. Circolazione di palla più veloce e maggiore lucidità per Orzinuovi mentre i biancorossi continuano a sparare a salve da tre punti. In sostanza, nel momento in cui la partita pareva ormai indirizzata a favore di Trieste si è spenta la luce. L’unico a rappresentare davvero un pericolo per la difesa di Zanchi è Reyes, che chiude il primo tempo con venti punti. 35-36 al riposo. Pesante il misero 16% nelle triple. La speranza è che i tamburi dei DrumSquad nell’intervallo siano serviti a dare una scossa…

Il rientro però è sulla falsariga del black-out precedente, Trieste comincia fuori ritmo (35-41 23’), per niente reattiva, facendo fare un figurone a Orzinuovi che al 25’ si costruisce un vantaggio di dieci punti (40-50). I biancorossi si riprendono quando smettono di pensare e cominciano a correre, con Brooks a salire in cattedra. Tre triple dell’ex Michigan e Trieste rinasce. In questa fase preziosi anche i senatori della compagnia, prima Ferrero e poi Filloy che piazza la bomba che scaccia la paura e rimette la squadra di Christian avanti (60-57 al 29’). In quattro minuti i biancorossi riescono a segnare 20 punti, come se improvvisamente fosse scesa un’astronave sul parquet spedendo in cantina la svagata brigata vista finora.

Cinque minuti alla sirena con Trieste +4 (68-64) e con un quintetto corto con Ruzzier, Brooks e Filloy insieme in campo. Orzinuovi c’è ancora, eccome. Dalla lunetta impatta a 68 con quattro minuti alla fine. Candussi la mette da tre, Ruzzier pesca Reyes sul quale fa fallo Zugno. Il portoricano infila un solo libero consegnando un tesoretto di quattro punti (72-68) da gestire con tre minuti allo scadere. Semigancio di “Candu”, riemerso al momento giusto come conferma il successivo rimbalzo difensivo che innesca il possesso capitalizzato da Reyes per il +8 a 126” dalla fine (76-68).

Quattro punti di Zugno e un fallo in attacco (quarto) di Candussi raccontano che non è finita, per fortuna Brown ha la brillante idea di palleggiarsi sui piedi e regala la rimessa. Quinto fallo di Zugno, Ruzzier in lunetta infila i liberi. Una magata di Ruz che recupera un pallone imboccando Reyes per la schiacciata completa la festa. —

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