Trieste Spring Run 2025, il keniano Vincent Ntabo e la triestina Caterina Stenta trionfano alla mezza maratona

Oltre 2500 gli iscritti, tra atlete e atleti provenienti da circa 50 paesi. Ecco chi sono i primi classificati 

Emanuele Deste
Il keniano Vincent Ntabo e la triestina Caterina Stenta, vincitori della Trieste 21K, la mezza maratona della Trieste Spring Run. Nella foto Lasorte mentre tagliano il traguardo
Il keniano Vincent Ntabo e la triestina Caterina Stenta, vincitori della Trieste 21K, la mezza maratona della Trieste Spring Run. Nella foto Lasorte mentre tagliano il traguardo

Un’azione di forza nel decisivo rush finale e un assolo solitario senza diritto di replica. Sono il keniano Vincent Ntabo e la triestina Caterina Stenta i vincitori della Trieste 21K, la mezza maratona della Trieste Spring Run che ha visto sfidarsi oltre 2500 iscritti, tra atlete e atleti provenienti da circa 50 paesi, e che anche quest’anno ha regalato spettacolo ed emozioni.

L’appuntamento agonistico, organizzato dall’Apd Miramar con la collaborazione dell’Asd Trieste Atletica, la co-organizzazione del Comune di Trieste e il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, si è dimostrato garanzia di adrenalina e di applausi scroscianti per chiunque abbia tagliato il traguardo di Piazza Unità, dopo aver completato i 21,0975 km disegnati tra Duino e il centro città con la Costiera, il mare e il rinnovato sito di Porto Vivo-Porto Vecchio scenari di un percorso paesaggisticamente con pochi eguali in Europa.

 

Caterina Stenta vince la mezza maratona alla Trieste Spring Run: il commento

Il Kenya sul podio tra gli uomini: Ntabo ha la meglio 

Tra gli uomini il Kenya ha monopolizzato il podio. Dopo lo start un quartetto composto dai keniani Ntabo, Stephen Mwangi (già 3° la scorsa settimana alla Mujalonga Sul Mar) e Ishmarl Chelanga affiancati dall’italo-marocchino Abodoullah Bamoussa, vincitore dell’edizione 2024, ha preso il largo rispetto alla concorrenza.

Il poker di battistrada ha corso spalla a spalla fino al 10° km, interpretando la gara a strappi, quando Bamoussa, presente alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016 sui 3000 siepi, ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di una vescica diventata insopportabile e di una condizione fisica-mentale che non era quella dei giorni migliori.

Ntabo-Mwangi-Chelanga si sono giocati il successo negli ultimi 2 km quando Ntabo ha sfoderato una violenta accelerazione che ha lasciato sul posto i connazionali e che gli ha permesso di trionfare con il crono di 1h05:34 precedendo appunto Mwangi, 2° in 1h06:03, e Chelanga, 3° dopo 1h06:17.

In 4ᵅ posizione si è accomodato Bamoussa (Asd Atletica San Biagio, 1h06:49) mentre la top five è stata completata da un altro keniano, Benjamin Kiprop (1h08:24).

Al 6° posto ha trovato spazio il nativo di Romans d’Isonzo ma tesserato per l’Asd Sicilia Running Team Tobia Beltrame (1h10:57) mentre, all’esordio sulla distanza, si è preso la 7ᵅ posizione con l’incoraggiante tempo di 1h13:13 il ventunenne della Trieste Atletica Federico Cernaz.

«Alla seconda esperienza sulla distanza – sottolinea Ntabo – mi sono ben comportato gestendo lo sforzo con intelligenza e attaccando nel momento giusto. Sono contento di essere salito sul gradino più alto del podio in una gara con un percorso entusiasmante e un pubblico calorosissimo».

 

Trieste Spring Run, la partenza dei 2500 alla 21k

La triestina Stenta vince la categoria donne 

Al femminile invece si è assisto a una gara meno combattuta e al dominio della specialista del trailrunning Caterina Stenta (Asd Trieste Atletica Aps) che non ha avuto rivali, centrando il bersaglio grosso con il tempo di 1h20:57, non lontana dal primato personale di 1h20:21. «Sto uscendo – racconta la Stenta – da un periodo difficile, tra la mononucleosi e la dura preparazione per la stagione in montagna. Tenendo conto di ciò sono felice di questo successo, colto nella mia città». Alle spalle della gialloblu sono salite sul podio Giorgia Mancin (Running Club Comacchio, 1h26:44) e Mariangela Stringaro (Keep Moving Udine, 1h27:29).

 

Le parole degli organizzatori

 

La Trieste Spring Run e la collaudata macchina organizzativa non sbagliano un colpo: anche in questo 2025 l’evento, che vede al timone l’Apd Miramar capitanata dal presidente Emilio Porto e l’Asd Trieste Atletica Aps guidata da Pompeo Tria, è stato un successo capace di coinvolgere la città e gli oltre 10.000 partecipanti in una festa dello sport a 360°.

«La manifestazione – rimarca Porto – ha un’identità, fin dalla sua nascita, inclusiva e vuole essere una preziosa occasione per fare comunità e raccontare le mille sfaccettature e qualità di Trieste e della sua gente, facendo dialogare vari mondi». «Il gioco di squadra, tra istituzioni, sponsor, realtà sportive e non – aggiunge Tria – si è dimostrata la nostra carta vincente e la base solida da cui costruire tutto. Abbiamo proposto alla città una manifestazione che ha ampi margini di crescita e che vuole raccontare il nostro territorio a tutta Europa».

Come ampiamente ripetuto in quest’ultima settimana alla Trieste Spring Run nessuno va in panchina e si corre per scoprire sé stessi e vincere le proprie sfide personali: testimonial di questo concetto e dell’evento è il celebre ultrarunner Marco Olmo, classe 1948, che ha concluso la Trieste 21K al 672° posto in 1h54:30.
 

“Educare al rispetto, alla memoria, all’identità del luogo in cui si vive è fondamentale – spiega Pompeo Tria, presidente di Trieste Atletica –. E farlo con il sorriso, il movimento e la leggerezza di un evento sportivo è il modo più bello per far crescere cittadini consapevoli, e futuri adulti capaci di cura verso la propria comunità.”

“La Trieste Spring Run nasce con un intento preciso: fare qualcosa di buono per la città – afferma Emilio Porto, presidente di APD Miramar –. Il nostro impegno è creare occasioni in cui le persone si incontrano, collaborano, crescono. Oggi, più che mai, serve dare spazio a manifestazioni che non solo intrattengano, ma ispirino.”

 

 

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