Playoff, una Triestina “corta” ma con tante carte in attacco

Oggi la squadra parte per l’Alto Adige con parecchie defezioni a centrocampo e alcune incognite in difesa. Davanti però l’Unione può fare la differenza
Guido Gomez è stato l’ultimo marcatore della Triestina nella vittoria di Ravenna
Guido Gomez è stato l’ultimo marcatore della Triestina nella vittoria di Ravenna

TRIESTE

Domenica 5 luglio, di sera a Bressanone (inizio ore 20), se vorrà continuare la sua avventura in questi play-off, la Triestina dovrà uscire vincente dal confronto con il Sudtirol. Ma come riuscire a prevalere sulla solida compagine altoatesina? Visto il caldo e l’anomala preparazione a cui sono state costrette le squadre, difficili ipotizzare ritmi infuocati. La condizione fisica, la tenuta mentale e il cuore saranno fondamentali, ma ovviamente conterà molto anche la tattica. Di conseguenza saranno importanti le scelte di formazione per vincere questa partita a scacchi.

Nonostante il centrocampo ridotto all’osso, almeno al via Gautieri difficilmente rinuncerà a quel 4-3-3 che gli stava dando le maggiori soddisfazioni. Certo, ai cambi di modulo in corsa bisogna essere pronti, ma almeno al fischio d’inizio lo schieramento sarà quello.

DIFESA. Qui Gautieri ha uomini validi a disposizione ma come abbondanza di scelte non è messo benissimo. Agli addii di Ermacora e Malomo per motivi contrattuali (per il primo ha pesato soprattutto l’infortunio), si aggiungono le condizioni non certo perfette di Tartaglia e Scrugli, che ci saranno ma con poco lavoro nelle gambe.

Per partire dal primo minuto la coppia di centrali favorita è quella formata da Lambrughi e Signorini, mentre come unica alternativa c’è Cernuto, che comunque se la gioca anche lui per un posto da titolare visto che è stato impiegato a Sesana con entrambi i compagni. Come terzino sinistro nessun dubbio, giocherà Brivio, mentre a destra è delicata la scelta tra Formiconi e Laverone: per esperienza con la squadra e affidabilità dimostrata durante la stagione, Formiconi sembra favorito, anche perché Laverone, giunto in prestito a gennaio, finora aveva giocato 15 minuti in partita. Inoltre quest’ultimo potrebbe venir buono in corso d’opera anche come alternativa a centrocampo, vista la carenza di uomini di quel settore.

CENTROCAMPO. Ed eccoci appunto al reparto in totale emergenza. Il grave infortunio di Paulinho e un Maracchi che sarà in panchina, ma senza aver quasi mai fatto allenamenti con il gruppo in questo mese della ripresa post lockdown, rendono le scelte obbligate: perno centrale Lodi, a destra Steffè e a sinistra Giorico. Chi potrebbe dare una mano se qualcuno fosse a corto di fiato? Forse lo stesso Maracchi per una manciata di minuti, forse Salata che ha fatto bene in allenamento, più probabilmente proprio Laverone, che in carriera si è sempre dimostrato duttile.

ATTACCO. Qui per fortuna Gautieri ha solo l’imbarazzo della scelta, con sei uomini per tre posti. Il terzetto favorito sembra quello delle ultime vittorie in campionato. ovvero Gomez punta centrale con Sarno a destra e Procaccio a sinistra. Ma attenzione, il tecnico potrebbe anche preservare qualcuno di questi per un eventuale assalto finale. E comunque è ovvio che Gatto se la gioca sicuramente con Procaccio per il posto da titolare, che Granoche è sempre il bomber di mille esperienze mentre per Mensah, viste le caratteristiche fisiche, sembra più scontato un ruolo da spaccapartita nel finale. Ma conterà molto anche la condizione fisica tra i sei attaccanti, e qui solo Gautieri sa chi sta meglio. —


 

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