Pro Gorizia, fatti e personaggi di 95 anni di storia

In vista del compleanno biancazzurro, il 9 marzo, il club raccontato con una ricca pagina Internet
GORIZIA. Novantacinque perle, una per giorno, a fare una collana lunga una vita. Il più bello e originale del regali di Natale (e poi di compleanno) per ogni tifoso biancoazzurro. È un'iniziativa davvero originale, quella studiata dalla Pro Gorizia e curata ormai da settimane da Andrea Tercig in vista del 95.mo anniversario di fondazione della società. Traguardo che la Pro taglierà il 9 marzo, ma che in qualche modo ha iniziato a festeggiare in largo anticipo. Un po' concedendosi sul campo una cavalcata sin qui esaltante nel girone B di Promozione, un po' ripercorrendo sul proprio sito internet i momenti più importanti, curiosi e significativi della sua storia quasi secolare. Come? Con il progetto “Pro Gorizia95”, accompagnato anche da un logo speciale ispirato allo stemma societario.


Attraverso una serie di articoli e fotografie, novantacinque appunto, postati giorno dopo giorno, uno alla volta, la società intende valorizzare le tappe di un'avventura sportiva che ha accompagnato e segnato anche la storia della città e dei goriziani. Il primo articolo, dedicato alla fondazione della Pro Gorizia, è stato pubblicato sul sito progorizia.wixsite.com/progorizia lo scorso 5 dicembre, poi via via sono arrivati gli altri, ispirati a personaggi che hanno fatto la storia biancazzurra, e magari anche quella del calcio italiano (un nome su tutti? Ovviamente quello del “vecio”, Enzo Bearzot), oppure a successi storici, ai trascorsi in serie B, allo stadio Baiamonti, e via dicendo. L'ultimo, ovviamente, apparirà il giorno del compleanno, a marzo.


Intanto tutti i tifosi, ma più in generale anche gli appassionati di calci non solo goriziani, possono godersi un tuffo nel passato leggendo i diversi contributi, suddivisi in cinque grandi categorie: la Storia biancoazzurra contempla ad esempio i risultati sportivi o le vicende societarie, mentre la sezione Personaggi racconta gli uomini che hanno inciso il loro nome in modo indelebile nella mente degli sportivi isontini. Come non pensare ad esempio al presidente Aldo Tacchini, o al campione ungherese Laszlo Szoke, che proprio Tacchini riuscì a portare in Italia con una manovra ardita per aggirare la mancanza del nullaosta della federazione ungherese, e che esordì in maglia biancoazzurra con il nome fittizio di Di Bartolomei. Vicende, decisamente, di un'altra era, di un altro calcio. Ancora, Pro Gorizia95 propone I luoghi della Pro, che accompagnerà il lettore dallo stadio Baiamonti, quello della Serie B, fino al Campagnuzza oggi dedicato a Bearzot, passando per lo stadio Appiani di Padova, dove i goriziani giocarono addirittura tutta la stagione 1946/1947, visto che il Governo Militare Alleato non aveva concesso alla Pro di giocare a Gorizia. Infine, la sezione delle partite indimenticabili e quella dei fatti curiosi accaduti in 95 anni di attività sui campi della regione e d'Italia.


«È un progetto ambizioso, vista la difficoltà nel reperire materiale da cui prendere spunto – si legge nell'introduzione al progetto - che però può trasformarsi in un modo diverso e nuovo di far rivivere fatti, personaggi e aneddoti nella mente di chi c'era. Ma, cosa ancora più importante, un'iniziativa che farà conoscere la storia gloriosa della nostra squadra». Squadra che, magari, proprio ricordando i fasti del passato potrà trovare ancor più motivazioni per un 2018 che potrebbe entrare di diritto tra le pagine più belle del libro biancazzurro, con una finale di Coppa Italia da provare a vincere (subito, il 14 gennaio proprio al “Bearzot”) e un girone di ritorno di Promozione da vivere in apnea verso il sogno chiamato Eccellenza.


Marco Bisiach


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