Quelle tre sfide spareggio del 1953 con Boscolo grande protagonista

TRIESTE. Domenica non ci sarà solo una salvezza da conquistare per il futuro, ma sarà anche l'occasione per riallacciare i fili con una grande salvezza del passato.
Sessantaquattro anni fa la Triestina militava su ben altri palcoscenici più prestigiosi: giocava infatti in serie A e nel 1952 dovette affrontare il primo spareggio salvezza della sua storia. Il giocatore forse più decisivo di quella salvezza fu Enore Boscolo. Ebbene, per un gesto in qualche modo beneaugurante in vista del play-out contro la Liventina, domenica prima della partita, in segno di gratitudine e riconoscenza a Boscolo verrà consegnata una targa: a premiarlo saranno l'amministratore unico Mauro Milanese, il presidente del Centro di coordinamento Sergio Marassi e il giornalista e storico della Triestina Dante di Ragogna, che ha avuto l'idea di invitare l'ex alabardato.
Boscolo, che il prossimo 18 luglio compirà 87 anni, attualmente vive a Udine, dove del resto è nato, ma Trieste gli è sempre rimasta nel cuore, tanto da commuoversi ogni volta che ci mette piede. E c'è da scommettere che sarà così anche domenica, quando sul prato del Rocco sarà premiato. Enore è stato un ottimo giocatore, un attaccante molto insidioso per le difese avversarie: non a caso in quella stagione, a soli 23 anni, fu il capocannoniere della squadra con 11 reti. E poi, soprattutto, fu il grande protagonista di quegli spareggi salvezza del 1952. Già, perché il meccanismo allora in vigore costrinse l'Unione ad addirittura tre partite per riuscire a ottenere la permanenza in serie A. La Triestina infatti era arrivata al terzultimo posto alla pari con la Lucchese: la prima partita fra le due squadre giocata a Milano si concluse con un rocambolesco 3-3 e Boscolo nell'occasione realizzò addirittura una doppietta. Si dovette così disputare una seconda partita a Bergamo: la Triestina riuscì stavolta a battere la Lucchese per 1-0 e la rete decisiva fu proprio di Boscolo. A quel punto l'Unione per giocarsi la salvezza affrontò la seconda classificata della serie B, ovvero il Brescia. La Triestina alla fine riuscì a spuntarla per 1-0 e la rete decisiva per la salvezza fu segnata di testa da Bruno Ispiro, ma Boscolo ci mise lo zampino anche qui visto che fu l'autore dell'assist.
Al di là di quei tre storici spareggi, Boscolo comunque ha disputato ben quattro campionati con la maglia alabardata, e tra i suoi allenatori, oltre a Bela Guttman e Mario Perazzolo (quest'ultimo era in panchina in quei tre spareggi), ci fu anche Nereo Rocco. In quattro stagioni con l'Unione Boscolo ha collezionato 119 presenze segnando 37 reti. Dopo la Triestina vestì le maglie di Torino, Roma, Vicenza e Padova. Ma proprio nel corso della sua militanza nella Triestina, è stato convocato dapprima nella Nazionale militare per una partita contro l'Egitto e successivamente in Nazionale B, nella quale ha debuttato nel 1951 in una partita contro la Svizzera. Nel 1952 giocò anche una partita nella Nazionale giovanile, sempre contro l'Egitto.
Domenica Enore Boscolo sarà al "Rocco" e dopo la consegna della targa sarà lì, lui friulano di Udine, a tifare per la Triestina.
Antonello Rodio
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