San Giovanni, domani maxifesta per i 75 anni

Calcio: alla Sala Tripcovich un pomeriggio rossonero. Ventura: «Mai scesi sotto la Prima Categoria»

TRIESTE. Correva l'anno 1941...Si dice sempre così per raccontare del passato ma nella circostanza, torna utile, visto che parliamo della nascita di una società calcistica che il correre lo ha come compito per definizione.

E allora il 1941 correva verso la sua fine, per la precisione era l'1 dicembre, quando, al Bar Isa di piazza Volontari Giuliani, venne fondata la Società Sportiva San Giovanni con presidente Astore Nichel. Sono trascorsi 75 anni e domani pomeriggio alla Sala Tripcovich ci sarà festa grande.

Nel 1946, finita la guerra, arrivò la promozione in serie C con Umberto Buffalo allenatore: un bell'inizio, quasi - celiamo un po' - a festeggiare la nascita di Spartaco Ventura, l'attuale presidente: «Mi piace sottolineare - racconta - che i rossoneri furono negli anni '50, in quarta serie e tutt'ora è una società che non ha mai militato sotto la Prima Categoria».

Parte integrante della storia societaria recente Ventura, dopo aver smesso la maglia rossonera causa diversi infortuni, si dedicò al ruolo di allenatore, istruttore e anche presidente dell'Esperia Pio XII, nata nel '49: «Crescevamo i più giovani - ricorda Spartaco - che a 14 anni - allora non potevano venir tesserati prima - passavano al San Giovanni». Subentrato a Salvatore Colino nel 1980, tanti ricordi da presidente: «Pensiamo a quelli belli - dice Ventura - come l’interregionale del '90-'91, con Jimmy Medeot in panchina: malgrado retrocessione fu un grande insegnamento e, cosa indimenticabile, rappresentò la spinta per la carriera di Max Tonetto. Poi, il rispetto dei giovani per i giocatori più esperti e la convinzione di chi va in campo di dover dare sempre tutto il possibile. I maestri consiglieri come Giombetti e Vagaia, o l’indimenticabile e insostituibile Ezio Simonetto. Ci confrontarsi con altre realtà, anche di maggiori possibilità economiche, con la filosofia di dare la possibilità, a chi ne ha le qualità, di provare un percorso professionistico, rinunciando anche a vincere qualche campionato in più. E poi, l’affetto di chi ha indossato la maglia rossonera, che ti riconosce ancora e che, magari, era un ragazzino più largo che alto, e che ora fa il corazziere a Roma…».

Diciamo allora della festa di domani: «Anniversario importante – sottolinea Ventura – spettacolo importante: canterà Fabio Rosso, che giocava assieme a Tonetto, la fisarmonica di Denis Novato che ha suonato per il Papa, Mago Denis, Flavio Furian e Maxino, presenterà Francesco Gullo e ci sarà Swann Ritossa: giocava nel Vesna ma è diventato un incredibile funambolo che svelerà cosa si possa fare con un pallone da calcio. Domenica, dalle 17,30, vi aspettiamo…»

Guerrino Bernardis

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