Scuffet si confessa «Udine il posto giusto per poter crescere»

UDINE. «Ho scelto io di rimanere a Udine. Certo, ho chiesto consiglio anche a mamma e papà, come è normale che sia per un ragazzo di 18 anni, ma alla fine la scelta è stata solo mia».
Simone Scuffet lascia per un pomeriggio il ritiro bianconero di Arta Terme per affrontare i giornalisti nella sala stampa del “Friuli” e spiegare il suo “no” all’Atletico Madrid seduto al fianco del direttore sportivo bianconero Cristiano Giaretta: «La politica della società è coinvolgere subito e sempre il giocatore nel caso ci sia una richiesta di mercato. E’ accaduto anche in questo caso: Simone ha detto di no e la trattativa non è stata approfindita. Quindi è sbagliato dire che Atletico e Udinese fossero già d’accordo».
«Ci ho riflettuto a lungo, confrontandomi anche con i miei genitori, il mio agente (Claudio Vagheggi, ndr) e la società: alla fine - ha spiegato Simone Scuffet - ho ritenuto che Udine sia il posto giusto per me per crescere e formarmi professionalmente. Cosa hanno detto i miei amici? Beh, qualcuno mi ha consigliato di partire, ma alla fine questa scelta doveva essere solo mia. E così è stato, tanto che non ne ho parlato nemmeno con i compagni di squadra. Nè prima, nè dopo».
Il giovanissimo portiere friulano dunque rimane, anche se così non è sicuro di avere il posto da titolare la prossima stagione, dopo le 16 partite disputate la passata stagione. «Ma partiamo tutti da zero, tra l’altro con un staff tecnico del tutto nuovo. E poi nemmeno nel corso della stagione nessuno può dire di essere sicuro del posto: in allenamento sto lavorando per dimostrare quanto valgo al tecnico. Poi sarà lui a decidere».
Certo, la sua decisione di rimanere ha comunque entusiasmato i tifosi bianconeri: «Il loro affetto - sorride Scuffet, friulano di Remanzacco - è eccezionale. E assolutamente ricambiato: l’amore per questa maglia è grandissimo anche da parte mia».
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