Seedorf: «Ho il contratto e la coscienza a posto»

MILANO. Secondo i pronostici questa passerà alla storia come la sua ultima vigilia da allenatore del Milan, ma per Clarence Seedorf il futuro è rappresentato solo «dai due anni di contratto, finchè non sento cose diverse. Da parte mia non è cambiato nulla, continuo a dire che non comunico con la società attraverso i media. Ho fatto anche qualche errore, sicuramente. Ma ho la coscienza completamente a posto». Il problema è che nell'ultimo periodo dalla società non sono arrivati segnali per ridimensionare lo scenario di un divorzio anticipato a fine stagione. L’olandese sorvola e traccia il bilancio dei primi mesi in panchina. «Mi sono divertito molto con il gruppo, nel lavoro quotidiano, nelle partite, con gli alti e bassi del calcio - spiega -. Cerco di diventare un grande allenatore: ho cominciato da poco e solo con gli errori si può crescere, per questo vorrei farne tanti. Sono orgoglioso di aver visto la squadra reagire e diventare unita. Prima l'Europa League non si poteva neanche sognare, ora siamo in lotta».

Chissà se l'anno prossimo ci sarà Balotelli. E chissà se l'attaccante potrà diventare un riferimento per il futuro, o addirittura il capitano. «È molto presto per dirlo», replica Seedorf. Balotelli, dal canto suo, non è che aiuti. «Mi sento vuoto! No emozioni. Non al momento», ha scritto agli oltre due milioni di follower. Non si capiva se il malumore fosse collegato all'infinito tira e molla con Fanny Neguesha, oppure al furto subito qualche sera fa nella sua villa a Limido Comasco mentre il calciatore passava la serata in un locale assieme al fratello Enoch. Non è il primo furto subito in casa dal centravanti, ma pare che questa volta sia rimasto particolarmente scosso. Storie movimentate da archiviare in fretta, perchè domani Cesare Prandelli lo attende a Coverciano e pretende che sia concentrato al cento per cento sulla missione brasiliana.