Sgt, la capitana indica la rotta vincente

TRIESTE. Più forte delle assenze e dei vari acciacchi in seno alla squadra, la Sgt offre un’altra prova di straordinaria solidità. Le biancocelesti espugnano il parquet dell’Ecodent Alpo, formazione quotata ma in crisi di risultati, come confermato dalla terza sconfitta consecutiva. Per la trasferta veronese, coach Giuliani recupera in extremis un’acciaccata Zecchin, reduce da una brutta botta: proprio alla schiena, colpita nuovamente sabato nei pochi minuti di impiego della talentuosa quindicenne. Poca fortuna anche per la rientrante playmaker Cerigioni nei 30” in cui vede il campo, cosicché la Sgt (già priva della pivot Bianco) ha poche armi, ma ugualmente affilate. La riprova è immediata e coincide con un fruttuoso pressing a tutto campo, favorito dalla presenza di 4 piccole nello starting five: l’8-19 viene corretto dall’Alpo nel -6 della prima sirena, ma questa situazione di elastico seguiterà per larghi tratti di gara pur senza arrecare reali fastidi alla Sgt. Sulla carta superiori (soprattutto fisicamente) vicino a canestro, le scaligere non riescono ad approfittarne e, a livello di incisività, saranno le due esterne Rossi e Zanella le migliori a fine gara. Se sotto canestro la Sgt riesce a farsi rispettare se non a prevalere, lo deve alle gemelle Miccoli (meglio Maria, prima di uscire per 5 falli a 5’ dal termine) ma soprattutto a Policastro, che sarebbe riduttivo definire un jolly: abitualmente impiegata da ala, spesso schierata tatticamente a partita in corso, la capitana è stata preziosa in tutte le posizioni, da quella di playmaker (per dare fiato a Trimboli) a quella di pivot, per compensare l’assenza di Bianco. La conseguenza è stata una prestazione eccelsa, condita da 19 punti, 9 rimbalzi (non male per una giocatrice sotto il metro e ottanta) e 18 di valutazione.