Svoc, il progetto Tokio parte col bronzo alla Caorle-Tremiti

A bordo del J99 i velisti Minozzi e Da Re sul podio della durissima 500 miglia Il ds Vlacich: «Ritmi di gara portati allo stremo, per noi un risultato che vale oro»

MONFALCONE

Il progetto Tokio, ovvero il nome del nuovissimo J99 dalle elevate prestazioni messo in acqua dalla Svoc, è partito con il piede giusto. Nella Cinquecento, la durissima regata d’altura organizzata dal Circolo Nautico Santa Margherita di Caorle, l’imbarcazione monfalconese ha conquistato il terzo posto in una competizione nella quale un equipaggio di 2 sole persone doveva percorrere le 500 miglia del percorso da Caorle alle isole Tremiti e ritorno. Un podio di grande soddisfazione per i due soci Svoc, Massimo Minozzi e Andrea Da Re, autori dell’impresa.

«Si tratta non solo della regata d’altura più importante dell’Adriatico ma anche quella dal percorso più complicato e impegnativo – racconta il direttore sportivo della Svoc Manuel Vlacich – i ritmi fisiologici di questa prova sono portati a volte allo stremo, Minozzi e Da Re sono stati protagonisti di una grandissima prestazione, tenendo tra l’altro la testa della regata fino alle ultime miglia. È un progetto che ha coinvolto tutta la Svoc: dalla società, io per primo, abbiamo seguito da vicino le scelte tecniche dell’equipaggio grazie al tracking che permetteva di avere aggiornamenti in tempo reale su rotta, velocità e condizioni del vento durante tutto il percorso».

La premiazione unica delle regate organizzate dal circolo di Caorle ha coinvolto anche altri soci dello storico sodalizio di via Agraria, a partire da Franco Deganutti, premiato come vincitore de La Duecento X2, Alessandro Alberti, primo assoluto ne La Ottanta a bordo di AnyWave, e Manuel Polo, primo assoluto nella Cinquecento in equipaggio.

Ottimi risultati per la Svoc sono arrivati anche dal Campionato italiano Snipe di Pescara, con Antonia Contin seconda classifica, Daniela Semec e Fabio Rochelli ottavi e Gioele Toffolo noni, e dal Trofeo Finozzi-Alesani organizzato dalla Società Triestina della Vela, con Barraonda di Lucio Provvidenti, Ufology di Nicola Lapo, e Frixx di Giovanni Durante tutti primi di categoria.

Ricca l’attività anche in via Agraria, con la Svoc che nel weekend ha ospitato il primo Optimist 2.0 costruito interamente in materiale ecocompatibile. Lo scafo, prodotto dalla ditta monfalconese Northern Light Composites, ha creato questo primo scafo come prova per un successivo “eco Racer” da 8 metri disegnati dal socio Svoc e noto yacht designer Matteo Polli. Il giovane atleta monfalconese Piero Delneri è stato il primo a testare l’Optimist 2.0, che sarà presentato in anteprima al Salone Nautico di Genova nei prossimi giorni. È iniziato infine in società il corso di pre-agonismo dedicato ai ragazzi che hanno concluso la scuola vela estiva. —



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