Triestina, a Mestre una prova d'orgoglio

Andreucci pronto a cambiare modulo. Banegas non ce la fa

TRIESTE. Avrebbe potuto essere la partita chiave del campionato, quella dell'assalto al vertice in vista del rush finale. Invece gli ultimi due pareggi dell'Unione hanno ormai vanificato le speranze di aggancio in vetta e così Mestre-Triestina che si svolgerà giovedì al Baracca (inizio ore 15, arbitra Moriconi di Roma), potrebbe addirittura segnare la promozione anticipata della corazzata di Zironelli. La Triestina avrà innanzitutto il compito di non perdere per non far sopportare ai tifosi alabardati la festa degli avversari, ma la sfida avrà comunque vari risvolti per la squadra di Andreucci: c'è la voglia di misurarsi con la migliore del campionato, la voglia di rivalsa dopo la partita di andata, nonché l'obbligo di continuare a fare punti perché adesso le seconde degli altri gironi cominciano a essere un po' pressanti sotto questo aspetto. E sappiamo quanto sarà importante questo dato per stilare la graduatoria fra le nove vincitrici dei play-off. Il problema, però, è che la Triestina arriva a questo big-match con tantissime assenze di uomini importanti. A tutti i guai già noti si è aggiunta la ricaduta di Banegas, che ha nuovamente un problema muscolare e non è stato nemmeno convocato. E ricordiamo che oltre al lungodegente Cecchi, Andreucci dovrà fare a meno di capitan Leonarduzzi fermo per uno stiramento, di Serafini alle prese con una distorsione alla caviglia e di Bradaschia ancora squalificato. Senza dimenticare che Voltolini è ancora un po' acciaccato e probabilmente fra i pali ci sarà ancora Consol. Insomma sei assenze non si possono regalare a nessuno, figuriamoci al Mestre. Almeno il tecnico recupera finalmente Carraro, che può essere un buon rincalzo a partita in corso e che era fermo da tempo per un problema muscolare. Fatto sta che forse proprio a causa delle tante assenze, la sensazione è che oggi a Mestre per sfidare la capolista, Andreucci possa anche cambiare nuovamente vestito tattico. Certo, resta sempre in ballo il solito 4-2-3-1, ma stavolta il tecnico potrebbe anche tornare al vecchio modulo, ovvero il 4-3-1-2. Davanti a Consol, la coppia centrale sarà quella formata da Aquaro e Marchiori, con Bajic e Pizzul terzini. Se si giocherà di nuovo col trequartista dietro le due punte, questo ruolo toccherebbe probabilmente a Celestri, che si posizionerebbe alle spalle di França e Dos Santos. Nel terzetto di centrocampo invece,Meduri sarà il perno centrale e unica certezza, mentre gli altri due posti per fargli da scudieri se li giocano Corteggiano, Turea e Di Dionisio. Nel caso invece la Triestina riproponesse il solito modulo, Celestri partirebbe probabilmente arretrato accanto a Meduri. Ma al di là dell'aspetto tattico, la Triestina dovrà fare bella figura e, possibilmente. venire via dal Baracca con un risultato utile.

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