La Triestina calcio ritrova l’entusiasmo

In casa Unione la vittoria sulla Pro Patria ridà speranza. Martedì una doppia seduta di allenamento. Lunedì c’è la Giana

Antonello Rodio
Teoman Gunduz in azione (Lasorte)
Teoman Gunduz in azione (Lasorte)

Alla Triestina è bastata la rocambolesca vittoria di venerdì scorso con la Pro Patria per ridare un minimo di entusiasmo all’ambiente, rispolverare le calcolatrici e rifare i conti per vedere se questa benedetta rimonta verso i play-out può diventare davvero realtà.

Parliamoci chiaro, siamo ancora dalle parti di un miracolo o quasi: il successo con la Pro Patria, anche per come sono messi i bustocchi in classifica, era una conditio sine qua non per continuare almeno a sperare e quindi si è fatto solo un piccolo passettino. Ma è anche vero che dopo i risultati del week-end, come vedremo, qualche piccolissimo spiraglio in più potrebbe aprirsi per l’Unione, a patto ovviamente che ora si continui a far punti con continuità.

Una media da podio

Cominciamo dal calcolo classico, ovvero dall’aggiornamento del ritmo che dovrebbe tenere la Triestina per arrivare a quota 35, che è un po’ la media con la quale negli ultimi campionati si riusciva ad arrivare penultimi e contenere a non più di 8 punti il distacco dalla quintultima, ovvero la condizione minima necessaria per accedere ai play-out.

Ebbene se fino alla scorsa settimana l’Unione doveva tenere una media di 1,87 punti a partita, ora questa è scesa a 1,82. Insomma una variazione minimale e il percorso è molto lungo.

Fare 40 punti nelle prossime 22 gare (ora l’Unione è a meno 5) significa fare 10 vittorie, 10 pareggi e un paio di sconfitte. E se le sconfitte saranno di più dovranno aumentare anche i successi. Una media insomma da prime della classe, da podio assoluto.

Forse basta meno

Ma sarà davvero necessario dover fare tutti questi punti? Dipende ovviamente dalle avversarie e sotto questo aspetto il ritmo delle rivali sembra fin qui piuttosto lento, cosa che potrebbe rendere più agevole il cammino della Triestina. Vediamo il primo obiettivo, ovvero mettersi una squadra alle spalle.

In questo momento la penultima è appunto la Pro Patria, che ha fatto 12 punti in 16 partite, ovvero 0,75 punti a match. Ebbene se i bustocchi continuassero con questo passo, finirebbero il campionato con appena 29 punti. Tradotto significa che alla squadra alabardata basterebbe arrivare a 30 per mettersi dietro l’avversaria. E se bastano cinque punti in meno, ovvero farne 35, ecco che la media scenderebbe a 1,59 punti a gara: un ritmo alto ma molto più umano.

Dentro i play-out

Ma questo basterebbe per non farsi scappare la quintultima a più di 8 punti? Al momento quella posizione è occupata da Ospitaletto e Dolomiti Bellunesi (che recupera oggi con l’Inter U23) con appena 15 punti. La loro media attuale è pertanto di 0,94 punti a gara: tenessero questo ritmo fino alla fine, chiuderebbero a circa 36 punti.

Pertanto se l’Unione finisse a 30 sarebbe ampiamente nel range degli otto punti per andare a giocarsi i play-out. Certo discorsi prematuri, il girone di ritorno ha dinamiche diverse, ma sta di fatto che al momento agli alabardati potrebbe bastare fare anche solo 35 punti, quindi 8 vittorie, 11 pareggi e 3 sconfitte. E per ogni due sconfitte in più, un pareggio deve tramutarsi in vittoria.

Programma allenamenti

Gli alabardati intanto hanno già ripreso lunedì pomeriggio gli allenamenti in vista della trasferta di lunedì prossimo con la Giana Erminio. Ieri la squadra ha svolto una doppia seduta mentre oggi è stato concesso un giorno di pausa.

Gli allenamenti riprenderanno domani mattina al Grezar, dove si terranno anche le sedute di venerdì e sabato. Domenica mattina invece è fissata la rifinitura a porte chiuse al Rocco, prima della partenza per il ritiro in terra lombarda.—

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