Esordio amaro per Tesser: la Triestina sconfitta 1-0 dalla Dolomiti Bellunesi
L’ex Bonatti ha sfruttato l’unico episodio favorevole con un penalty di Clemenza: l’Unione deve ritrovare la capacità di segnare

Stavolta il Tognon non porta bene all’Unione, nonostante quasi duecento tifosi arrivati da Trieste seduti sulla tribuna opposta che li aveva visti protagonisti due stagioni fa. Quella volta le vittorie erano arrivare copiose.
Doveva essere il primo tassello della scalata impossibile affidata a Tesser e invece sono state le Dolomiti Bellunesi a non farsi scalare. L’ex Bonatti ha sfruttato l’unico episodio favorevole con un penalty di Clemenza su un’azione non impeccabile degli alabardati.

Perché nel calcio non basta giocare meglio e con maggior continuità come ha fatto la Triestina a Fontanafredda. Senza gol tutto quanto di buono fatto spesso svanisce. Questo è successo lunedì sera. Niente di irreparabile ma la sconfitta è pesante.
Gli schieramenti
Tesser è subito costretto a misurarsi con alcune assenze pesanti. Alla squalifica del fedelissimo della difesa Silvestri si è aggiunto il nuovo infortunio di Vertinen davanti. E poiché mancano anche Tonetto e Silvestro il tecnico di Montebelluna deve adattare Moises a destra e D’Amore sull’altro fronte con Moretti e Anzolin centrali della linea a quattro.
Intoccabile la mediana composta da Ionita, Cernigoj e dal centrale Jonsson, davanti soluzione con due trequartisti Gunduz e D’Urso alle spalle di Faggioli e pronti a pressare alto gli avversari. L’ex Bonatti, orfano del cervello e dei piedi di Burrai, risponde con un 4-4-2 che ha in Clemenza e Olonisakin di punta.
Pressing alto
Tesser vuole dalle sue squadra il pressing alto e i suoi ragazzi eseguono. I centrocampisti, con l’aiuto della trequarti, sradicano il pallone sui portatori di palla bellunesi. La prima occasione la confeziona Faggioli (14’) ma Consiglio è pronto a intercettare la girata. L’Unione insiste e al 26’ su ottimo invito di D’Urso la bordata di Jonsson finisce fuori non di molto.
Predominio alabardato
La personalità alabardata consente alla squadra di Tesser una certa supremazia dalla metà campo in su. Le Dolomiti Bellunesi attendono e talvolta si accendono nelle ripartenze. Ma l’Unione insiste anche con il ritmo e su un traversone di D’Amore Ionita di testa impegna severamente Consiglio bravo a respingere.

Il tempo si chiude con la prima occasione per i padroni di casa con rasoterra di Agosti e poi replica con Clemenza. Due avvisaglie in una frazione dominata dalla Triestina incapace però di segnare. E questo non è un buon segnale nonostante la prestazione obiettivamente positiva.
Si riparte
L’Unione è subito pericolosa con mischia in area dolomitica e Faggioi che finisce giù, un minuto dopo quasi autogol dei bellunesi. La Triestina continua a tenere l’iniziativa ma tende a scoprirsi sui lati e in particolare a destra dove agisce Moises, ottimo marcatore ma dai piedi ruvidi e dalle movenze non certo eleganti.
Cambio di passo e rigore
Tesser comincia a muovere le pedine m non cambia assetto. Entra Kiyne ed esce un Gunduz non brillantissimo. Bonatti sull’altro fronte inserisce Mazzocco e Alcides. Alla mezz’ora la Triestina prova l’ultima accelerazione.

Però al 32’ arriva il penalty: D’Amore pasticcia a sinistra, e Anzolin è costretto a un intervento su Saccani. L’arbitro decreta il penalty che Clemenza trasforma spiazzando Matosevic. La decisione del direttore di gara lascia qualche dubbio. Ma con i se e i ma non si fa classifica.
Tesser getta nella mischia Pedicillo e Vicario e poi ancora Voca e Kljiajc. Ma la partita è ormai andata nonostante il generoso assalto finale. Contro l’Union Brescia domenica la Triestina dovrà trovare la capacità di segnare smarrita di fatto dopo il tris calato proprio al Rocco con il Renate.
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