Prima sfida con Tesser in panchina: per la Triestina Dolomiti da scalare
Il match alle 20.30 a Fontanafredda. Recuperato Crnigoj. Il mister: «Avversario tosto, ma tutto dipende dalla mentalità che riusciremo a esprimere»

Stasera, 27 ottobre, in quello stadio Tognon di Fontanafredda che già conosce molto bene per esserci andato qualche mese in esilio forzato due anni fa con l’Unione, Attilio Tesser comincia la sua ennesima avventura con la Triestina. Stavolta lo farà da ospite di quella Dolomiti Bellunesi (inizio ore 20.30, arbitro Gandini di Alessandria) a sua volta costretta a giocare al Tognon finché non sarà pronto lo stadio di Feltre. Inutile sottolineare come si tratti di una sfida delicatissima per la squadra alabardata, che dopo la mazzata del definitivo -23 in settimana, deve iniziare a vincere per recuperare il gap.
Crnigoj recuperato
Purtroppo sono molte le assenze con cui Tesser dovrà fare i conti: Vertainen ha avuto una ricaduta, Silvestri è squalificato e in infermeria ci sono anche Silvestro, Tonetto e Louati. Per fortuna Crnigoj ha recuperato dopo l’affaticamento di sabato, ieri si è allenato ed è a disposizione. Ritorna fra i convocati anche Voca, che finora era in pratica fuori rosa. Comunque, infortuni a parte, Tesser afferma di aver trovato un gruppo in buona salute: «La squadra l’ho trovata bene, mi sembra abbia una buona serenità sotto l'aspetto mentale. Dal punto di vista fisico vedremo in partita, negli allenamenti ci si rende relativamente conto della condizione, ma il gruppo mi è sembrato in buone condizioni e nel complesso ho visto comunque un'ottima partecipazione al lavoro».
I dubbi tattici
Con tutte queste assenze, resta l’incertezza se il tecnico riuscirà a modellare subito la squadra sul suo modello tattico con difesa a 4 e centrocampo a 3, e in effetti Tesser afferma di avere ancora dei dubbi: «Sinceramente ci penserò fino alla vigilia e dopo l'ultima rifinitura trarrò le mie conclusioni. I giorni a disposizione son stati pochi, però per questa partita penso che più che la tattica quello che conti sia la mentalità, l'atteggiamento, la fiducia, la serenità e la determinazione che si devono avere per affrontare questa partita. Tutto questo conta più del giocare a cinque, a quattro o con qualsiasi altra disposizione. Conta che la squadra si possa esprimere al meglio delle sue possibilità». La sensazione comunque è che Tesser sia orientato a dare subito la sua impronta tattica: nel caso sarebbe Moises a giocare terzino destro con Anzolin a sinistra e la coppia centrale formata da Moretti e Kosijer. A centrocampo Jonsson resterebbe in mezzo a dettare i tempi con mezzali Ionita e Crnigoj (in alternativa Pedicillo), poi probabile una coppia di trequartisti come D’Urso e Gunduz a supporto dell’unica punta Faggioli.
Dolomiti senza Burrai
Di fronte ci sarà una Dolomiti Bellunesi senza il suo faro Burrai, quasi un avversario storico della Triestina, che è squalificato. Ma Tesser afferma che l’avversaria dell’ex tecnico alabardato Bonatti è comunque da temere: «Burrai è sicuramente un ottimo calciatore, lo stimo e lo conosco molto bene, ha grande qualità, facilità di calcio e di lettura delle situazioni. Ma a prescindere da lui, nelle due partite che ho analizzato con il nuovo allenatore mi hanno fatto una buonissima impressione. Hanno quattro o cinque giocatori di grande esperienza e gamba, la qualità di Clemenza, Mignanelli, un parco centrocampisti e attaccanti importante oltre ad elementi come Milesi e Mondonico in difesa. È quindi davvero una buona squadra, ma come dico sempre quello che conta sarà il nostro atteggiamento, la capacità di giocare con coraggio, con personalità e anche con qualità».
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